Negli Stati Uniti la chiusura dell’amministrazione e di molte agenzie federali comporta gravi conseguenze per centinaia di migliaia di persone, che da martedì 1. ottobre si trovano nell’impossibilità di lavorare. Un congedo forzato, non pagato e a tempo indeterminato per circa 800’000 funzionari federali.

Restano operativi la giustizia, la polizia, la sicurezza nazionale e restano assicurate le principali spese sociali e i trasporti pubblici.
La paralisi avrà conseguenze economiche reali e immediate, come ha dichiarato lunedì il presidente Obama.

Su circa 2 milioni di funzionari pubblici, come detto 800’000 giudicati “non essenziali” sono in congedo forzato e non pagato.
Nel periodo in cui non lavoreranno (al momento nessuno ha idea di quanto tempo durerà questa crisi), queste persone non possono esercitare un altro lavoro, pena severe sanzioni.

Per quanto riguarda i mercati finanziari, la pubblicazione di determinate statistiche è bloccata e le operazioni di Borsa potranno subire ritardi. Le principali piazze finanziarie mondiali non sembrano ancora troppo preoccupate e martedì sono rimaste in rialzo in Asia e in Europa.
L’effetto sull’economia dovrebbe restare limitato, secondo gli economisti che però restano prudenti. L’impatto dipenderà dalla durata del blocco delle amministrazioni.