Il presidente iraniano Hassan Rohani è riuscito a convincere con un po’ di sorrisi e di frasi pacifiche, con un incontro con François Hollande e una telefonata a Barack Obama, che l’Iran ha intenzioni pacifiche e che il suo programma nucleare, che è unicamente civile, è negoziabile.

I media occidentali e i commentatori che oggi guardano felici alle prospettive di negoziati sembrano avere la memoria corta. Sembrano aver dimenticato il passato di Rohani, coinvolto nell’attentato antisemita di Buenos Aires, che nel 1984 aveva causato 85 vittime e più ancora il ruolo dell’Iran per costituire l’arsenale chimico e mantenere al potere il regime di Bashar al Assad in Siria.

Dal portale d’informazione Slate.fr, cinque motivi per non fidarsi del presidente iraniano.

1. Hassan Rohani non ha mai indicato che l’Iran è disposto a discutere la fine dell’arricchimento dell’uranio.

2. Rispetto al suo predecessore Mahmoud Ahmadinejad, Hassan Rohani sembra essere un moderato e qualcuno che si possa apprezzare. Ma è un islamista radicale che porta un’ideologia religiosa totalitaria.

3. Per i dirigenti iraniani, dotarsi di un arsenale di armi nucleari è un obiettivo maggiore.
Mettetevi al posto del capo supremo. Siete circondato da nemici. Quasi l’intero mondo musulmano sunnita vi detesta. Lo Stato ebraico, verso il quale avete un odio patologico, cerca di mettere in pericolo la vostra sicurezza. E soprattutto ci sono gli Stati Uniti, il Grande Satana, il cui presidente spiega che non ha l’intenzione di cercare di rovesciare il vostro regime. Ma potete credere a un presidente americano?
Un’arma nucleare permette di proteggere il vostro regime da qualsiasi intervento esterno e di consolidare il vostro potere in tutto il Medio Oriente.

4. E’ vero che la guida spirituale suprema dell’Iran, l’Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato che l’utilizzo di armi nucleari va contro l’Islam. Dunque il suo regime non le userà mai … ma questo non ha impedito all’Iran di sostenere la Siria e il suo regime, che ha usato armi chimiche di distruzione di massa.

5. Secondo Reuel Marc Gerecht, ex analista della CIA e specialista dell’Iran, Ali Khamenei si disonorerebbe davanti a Dio e ai pretoriani del regime, i guardiani della rivoluzione, se rinunciasse alle sue ambizioni nucleari in cambio dell’annullamento delle sanzioni internazionali.
Nel programma nucleare ha investito molto, è il fulcro della difesa dell’Iran contro gli Stati Uniti. Rinunciarvi sarebbe riconoscere che l’America e l’Occidente hanno vinto.