La cometa ISON, che sfreccia nello spazio a una velocità di 77 mila chilometri all’ora, è l’evento astronomico dell’anno.
Astronomi e agenzie spaziali di tutto il mondo hanno confermato che se ISON sopravviverà al passaggio ravvicinato al Sole (passerà a 1,16 milioni di km) sarà visibile dal novembre 2013 al gennaio 2014, superando la luminosità della Luna, fino a diventare visibile in pieno giorno
.

Il sito space.com scrive che l’astronomo Ignacio Ferrín dell’Università di Antioquia a Medellín, Colombia, sottolinea il carattere “anomalo” della cometa : “La Cometa ISON ha presentato un comportamento peculiare. La curva di luce ha esposto un evento di rallentamento caratterizzato da una luminosità costante, senza alcuna indicazione di un aumento di luminosità.
Tale rallentamento ha avuto luogo intorno al 13 gennaio 2013. Per 132 giorni dopo tale data e fino all’ultima osservazione disponibile, la luminosità è rimasta costante.”

Un rallentamento della velocità e una luminosità costante è un comportamento decisamente anomalo per una cometa.
ISON è una palla di neve di quasi 5 chilometri di diametro e pesa tra i 3,2 miliardi di chili. La sua curva di luce non aumenta, si mantiene stabile a una magnitudine meno brillante rispetto alle previsioni e questo fa sorgere domande fra gli astronomi.

Astronomi che di questa cometa sanno poco. I dati a disposizione su forma, dimensioni, composizione e orbita si basano esclusivamente sulle immagini sin qui acquisite. ISON è stata scoperta solo di recente, nel settembre 2012 e gli esperti pensano che abbia iniziato il suo lungo viaggio dalla lontana Nube di Oort, circa 10’000 anni fa.

Perchè ISON non si comporta come le altre comete? E’ già esaurito il suo combustibile, oppure non si tratta di una cometa?
Ad alimentare il dubbio è una curiosa immagine della cometa sul sito dell’Hubble Legacy Archive, scattata da Hubble il 30 aprile 2013.
Centrando la cometa, zoomando e scurendo l’immagine si ottiene l’immagine a destra (a sinistra è l’immagine originale della cometa) :

ison-prima-dopo2

ISON sembra avere tre nuclei. Gli scienziati escludono un’anomalia della fotocamera di Hubble, perchè le altre stelle nell’immagine non subiscono alcuna deformazione.

(Fonte : nexusedizioni.it)