“Quando sento parlare di segnali di ripresa che stiamo o che dobbiamo agganciare, penso subito che l’interlocutore stia provando a fregarmi.”
A dirlo è Carlo De Benedetti, presidente del gruppo editoriale L’Espresso. Le sue opinioni vengono riportate dal portale di economia Wall Street Italia.com.
“L’Europa e l’Italia in particolare – commenta ancora De Benedetti – oggi sono la zavorra della crescita mondiale (…) Il declino non è solo economico, ma quello che più deve preoccuparci è una sorta di declino morale che noi italiani stiamo vivendo.
E’ senso di frustrazione, quasi di avvilimento, che sta contagiando tutti, anche noi imprenditori, anche quei giovani che devono essere invece la molla del rilancio.”
“No, non c’è niente di normale in questo paese – risponde a chi gli chiede se l’Italia sia un paese normale – Serve una rivoluzione culturale e generazionale. Non c’è niente altro da fare (…) Va ribaltata dal profondo questa Italia vecchia, bloccata dalle rendite di posizione, dagli interessi di parte, dal cinismo di chi considera il potere un fatto privato da gestire a scopi privati.
(…) E’ la classe dirigente da cambiare. Le consorterie da combattere, così come i poteri di veto sindacali e soprattutto questa orribile politica che non si occupa mai dei problemi del paese”.