All’avvicinarsi della ripresa dei negoziati sul programma nucleare iraniano fra Teheran e il gruppo dei Sei (Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna, Cina, Russia e Germania) il 7 e 8 novembre a Ginevra, grandi cartelloni anti-americani che facevano bella mostra lungo le autostrade attorno alla capitale iraniana sono stati ritirati.

Motivo ufficiale : le immagini non avevano ottenuto il consenso delle autorità di Teheran che interverranno ai colloqui di Ginevra.

La campagna, battezzata “l’onestà americana” aveva l’obiettivo di svelare la natura poco affidabile degli americani.
Uno dei cartelloni mostra un americano seduto di fronte a un iraniano, entrambi seduti a un tavolo. La disposizione e le bandiere sullo sfondo della sala fanno pensare che si tratta di negoziati fra i due paesi, i quali non hanno più relazioni diplomatiche dal 1979.
Vestito con una giacca e una cravatta, l’americano porta pantaloni militari e sotto il tavolo punta, all’insaputa del suo interlocutore, un fucile nella sua direzione.

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Su un altro cartellone della medesima campagna, l’americano tiene al suo fianco un cane feroce.

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Alcuni siti e analisti considerano questi cartelloni come un’opposizione di certi movimenti politici al nuovo presidente dell’Iran, il moderato Hassan Rohani.
Il suo viaggio a Washington, lo scorso settembre, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la sua storica telefonata con il presidente Barack Obama e l’incontro fra i ministri degli affari esteri dei due paesi hanno suscitato la collera dei conservatori iraniani.

Alcuni media avanzano l’ipotesi che dietro ai cartelloni anti-americani vi siano i responsabili del governo dell’ex presidente Mahmoud Ahmadinejad.

(Le Monde.fr)