E’ da ormai tre anni che assistiamo, sempre più frustrati ma anche sempre più arrabbiati, al solito deprimente teatrino che anticipa, accompagna e conclude – alla fine – la scontata approvazione dei conti preventivi “scaricabarile” (sui Comuni e a loro volta sui cittadini) del nostro Cantone; sempre più allo sbando e sempre meno coraggioso nel proporre soluzioni di sostanza.
Ha ragione Vitta quando afferma che questo “ribaltare gli oneri sui comuni” deve finire; dovrebbe però dirlo in primis alla sua consigliera di Stato.
Eh sì, perché alla fine i partiti di Governo, salvo qualche rara eccezione personale, faranno buon viso a cattiva sorte e approveranno questi conti, cercando di distinguersi uno dall’altro, dimenticando tutto d’un tratto di averne detto peste e corna per più di due mesi. Possiamo ridere?
Revisione dei compiti dello Stato? Nulla. L’auspicato e gettonato ridimensionamento di un’Amministrazione cantonale elefantiaca? Nulla. Una vera riforma fiscale? Nulla. Insomma, nulla …
Poi ci sono i nuovi balzelli (ma che bravi!) introdotti “in sordina” poiché competenza governativa e che quindi non necessitano dell’approvazione del Gran Consiglio.
Le cosiddette tasse casuali e non, misure praticamente già effettive e quindi: pagate e zitti! Te capì?
E così per il rilascio di una licenza di circolazione si passerà dai 40 ai 50 franchi (un aumento del 20%), la tassa per la stampa delle targhe passerà dagli attuali 30 ai 40 franchi (un aumento del 30%), verranno pure “adeguate” (verso l’alto) le tasse e le spese di giustizia del Servizio dei ricorsi (ma che bravi!) e qualche sorpresa non proprio gradita l’avranno anche alberghi e ristoranti (che commerciano bevande alcoliche) con ritocchi sulla tassa annua e sui posti a sedere interni e esterni. Un balzello qua, un balzello là e vai col liscio!
Se a tutto questo aggiungiamo la grande presa in giro dei ristorni dei premi della cassa malati pagati in eccesso, dove il Governo ha veramente toccato il fondo non facendosi ridare i soldi nostri da Berna ma penalizzando addirittura i possibili beneficiari di sussidi in Ticino e l’imposizione – ancora da Berna – per i richiedenti l’asilo alla caserma di Losone, che di certo non sarà un’operazione a costo zero per il Cantone, gli ingredienti ci sono tutti per dire: ma da chi siamo governati?
C’è chi, prima delle elezioni, gridava: basta tasse e balzelli! Chi prometteva la revisione dei compiti dello Stato ormai non più procrastinabile (?), chi voleva e prometteva un’Amministrazione più “snella” (vecchia storia), chi prometteva una riforma fiscale degna di questo nome, chi, chi, …
Se nei prossimi 2/3 anni non si opereranno quelle scelte che si impongono da tempo, citate sopra, e che invece continuano ad essere rinviate per puro opportunismo politico, questo Cantone potrebbe davvero andare verso derive pericolose.
I cittadini contribuenti (quelli che pagano!) non vanno presi in giro a lungo!
Donatello Poggi
Peter Walder
LEGA degli INDIGNATI