Secondo la TV di Stato siriana, migliaia di djihadisti tunisini starebbero lasciando la Siria per fa ritorno nel loro paese, dopo aver combattuto per mesi tra le fila dei ribelli siriani.
Una notizia che sarebbe confermata anche dal presidente dell’associazione tunisina degli studi strategici e politici di sicurezza globale, Nacer Ben Soltana
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Secondo precisazioni di alcuni media, fra questi djihadisti diretti verso la Tunisia vi sarebbero anche combattenti libici, giordani, bosniaci, ceceni, palestinesi e sauditi. Dei sauditi si dice che sarebbero criminali condannati alla pena capitale ai quali le autorità saudite avevano concesso la grazia in cambio del djihad in Siria.
Ai tutti questi stranieri in partenza dalla Siria, la Tunisia avrebbe accordato carte d’identità e passaporti tunisini.
Vengono “ospitati” in Tunisia perchè non possono far ritorno nei loro paesi d’origine, dove la maggior parte verrebbe immediatamente arrestata e, non in pochi casi, giustiziata.
Vi sono anche dhjihadisti con doppia nazionalità, tunisini che hanno anche la nazionalità francese, belga, tedesca, britannica, canadese e australiana.

La Tunisia è stata proclamata da al Qaeda nel Maghreb islamico (AQMI) terra di Djihad. Il successore di Osama Bin Laden, Ayman al-Zawahiri, l’aveva chiaramente detto in un messaggio del giugno 2012 e Seifallah Ben Hassine, alias Abou Iyadh, l’aveva ripetuto lo scorso maggio, a seguito dell’interdizione del congresso di Ansar al-Charia, che doveva svolgersi a Kairouan, il 19 maggio scorso.

Per questi terroristi la Siria è diventata un paese difficile. Da oltre un mese l’esercito siriano opera vaste offensive, sradicando gli islamisti a migliaia e liberando diverse regioni e località che erano cadute sotto il controllo dei mercenari al soldo di Qatar, Arabia Saudita, Turchia e diversi paesi occidentali.

In Tunisia questi mercenari rinforzeranno le fila degli islamisti locali o frontalieri, come le cellule dormienti di al Qaeda, i djihadisti di Ansar al-Charia e altri gruppi di estremisti.
A questi mercenari di ritorno dalla Siria bisogna aggiungere qualche centinaio di palestinesi del movimento Hamas, presenti in Tunisia dal giugno 2011 come “studenti”.
Nel paese nord africano hanno portato le loro tecniche per realizzare passaggi sotterranei e costruire nascondigli di armi e esplosivi, alcuni dei quali scoperti di recente dalla polizia.

(Fonte : tunisie-secret.com)