Circa 1’500 opere d’arte sono state trovate in un vecchio appartamento di Monaco, appartenente ad una ricca famiglia tedesca. Opere confiscate dai nazisti negli anni 1930-1940 e il cui valore complessivo ammonta ad oltre un miliardo di euro.

Tra le opere ritrovate vi sono capolavori di alcuni dei grandi maestri della pittura del XIX e XX secolo, saccheggiati dai musei di paesi europei occupati dalla Wehrmacht o trafugati a famiglie ebree e collezionisti dal Terzo Reich.
Come il ritratto di una donna del maestro francese Henri Matisse, appartenente al collezionista ebreo Paul Rosenberg, che dovette probabilmente abbandonare insieme a molti altre cose quando fuggì da Parigi, invasa dai tedeschi.
Sono stati trovati anche lavori di Emil Nolde, Franz Marc, Otto Dix, Max Beckmann, Paul Klee, Oskar Kokoschka, Ernst Ludwig Kirchner e Max Liebermann.

Stando a quanto riportano i media, questo ingente patrimonio fu acquistato dal mercante d’arte Hildebrand Gurlitt tra gli anni 1930 e 1940. Poi le opere passarono a suo figlio Cornelius, che le tenne nascoste in casa per più di 50 anni. Ogni tanto l’uomo ne vendeva qualcuna, in modo discreto, per non destare sospetti e non essere scoperto.

Di queste opere si persero quindi del tutto le tracce fino al settembre 2010, quando su un treno proveniente dalla Svizzera, gli addetti alla dogana bavarese effettuarono un controllo di routine. L’ottantenne Cornelius Gurlitt venne trovato in possesso di una busta contenente 9’000 euro in contanti, insieme ad una scorta di buste vuote.
Gurlitt non riuscì a nascondere il nervosismo durante il controllo e i doganieri insospettiti fecero emettere un mandato di perquisizione nel suo appartamento.
Nella primavera del 2011 si giunse alla perquisizione nella casa dell’anziano e al sensazionale ritrovamento, di cui si è saputo solo adesso, dopo accurati controlli sull’autenticità delle opere che ora sono conservate in un luogo sicuro e segreto, vicino a Monaco di Baviera.