La Delegazione delle commissioni di gestione vuole sapere in quale modo i servizi di spionaggio svizzeri hanno collaborato con le autorità statunitensi e con l’Agenzia americana di sicurezza (NSA).

Il Parlamento vuole fare chiarezza sui contatti fra le spie svizzere e americane. La Delegazione delle commissioni di gestione ha annunciato martedì di aver chiesto nuovi dati sulla collaborazione fra il Servizio d’informazione della Confederazione e l’agenzia NSA.

La delegazione si era già occupata in luglio e in agosto di diverse questioni sollevate dalle rivelazioni dell’ex agente della CIA e della NSA Edward Snowden (che oggi si trova rifugiato in Russia) e aveva già sentito diversi rappresentanti del Servizio d’informazione della Confederazione.
Ora intende verificare se una cooperazione necessitava dell’accordo del Consiglio federale e, nel caso positivo, se un permesso fosse stato richiesto.
La delegazione ha richiesto nuovi documenti e ulteriori audizioni sono previste in novembre.

Se appurerà mancanze nella maniera in cui sono stati gestiti i contatti con i servizi d’informazione americani, la delegazione trasmetterà le sue critiche al Consiglio federale.

Nelle ultime settimane la collaborazione fra i servizi d’informazione dei due paesi aveva suscitato molte interrogazioni. Il Ministro della Difesa Ueli Maurer aveva affermato che la Svizzera non ha contatti diretti con la NSA e che nessun dato è stato trasmesso.
A suo dire, la collaborazione con i servizi segreti americani si limita alla lotta contro il terrorismo.

Ma quasi parallelamente, un documento confidenziale, non datato, di Edward Snowden pubblicato dal giornale spagnolo El Mundo citava la Svizzera nella lista dei paesi con cui la NSA intrattiene una Focused Cooperation, una cooperazione mirata.
L’ex Consigliere federale Christoph Blocher ha gettato benzina sul fuoco dichiarando di non escludere che la Svizzera abbia collaborato con l’agenzia americana (vedi correlati).

Il caso preoccupa i parlamentari, in particolare quelli di sinistra. I Verdi vogliono mettere il tema in agenda in una delle prossime sessioni, mentre il PS chiede una commissione parlamentare d’indagine.
Diversi eletti, di sinistra e di destra, vogliono che la Svizzera chieda spiegazioni agli Stati Uniti per lo spionaggio operato dalla missione americana presso le Nazioni Unite di Ginevra.