Russia, Birmania, Azerbaïdjan, Argentina, Camerun… Il presidente ticinese del Consiglio degli Stati Filippo Lombardi ha segnato il suo anno presidenziale con un bisogno compulsivo di viaggiare, scrive il quotidiano romando le Matin : “Mentre i suoi predecessori facevano in media due viaggi all’anno, Lombardi ha visitato almeno 20 paesi nel corso di una dozzina di spostamenti.
Oggi arriva a Rabat, in Marocco, dopo una breve sosta nel Camerun. Ne approfitterà per recarsi a Marrakech, dove giovedì deporrà una corona di fiori davanti al Café Argana, dove tre giovani ticinesi sono state vittime di un attentato nell’aprile 2011.”

“Filippo Lombardi ha inaugurato la lunga lista delle sue visite ufficiali lo scorso aprile nel Qatar – prosegue l’articolo – per l’apertura della nuova ambasciata svizzera a Doha. In seguito altri momenti forti hanno segnato i suoi viaggi, con l’incontro con il premio Nobel per la Pace Aung San Suu Kyi in Birmania.

Kazakhistan. In visita a  Kassym-Jomart Tokayev, ex-direttore generale delle Nazioni Unite a Ginevra - Da Facebook  (cliccare per ingrandire)
Kazakhistan. In visita a Kassym-Jomart Tokayev, ex-direttore generale delle Nazioni Unite a Ginevra – Da Facebook (cliccare per ingrandire)

Criticato per la sua propensione a spendere i soldi dei contribuenti nei viaggi aerei, Lombardi ha replicato che rappresentare la Svizzera all’estero è anche un dovere del presidente del Consiglio degli Stati.
Un ticinese troppo costoso? Claudio Fischer, capo del Servizio delle relazioni internazionali dell’Assemblea federale, ritiene che non si debba polemizzare : “Abbiamo un budget di 350’000 franchi per tutte le relazioni internazionali, anche per le visite che giungono da noi, ossia otto delegazioni quest’anno.
Queste ci costano caro perchè qui in Svizzera queste persone sono nostri invitati. Nell’80% dei casi, con Lombardi si deve pagare solo il volo, per il resto siamo invitati, come qui nel Camerun.”