La Svizzera si piazza al 16. posto fra i paesi industrializzati per la pressione fiscale sulle imprese. Lo attesta uno studio della Banca mondiale e della società Pricewaterhouse Coopers.

Negli ultimi mesi diverse aziende di spicco hanno lasciato la Svizzera, adducendo imposte troppo elevate, ma in realtà all’infuori degli emirati del Golfo Persico pochi sono i paesi sviluppati che propongono una fiscalità più vantaggiosa di quella svizzera.

A tassare di meno le aziende, in Europa vi sono Irlanda, Danimarca, Regno Unito e Lussemburgo, ai quali vanno aggiunti Hong-Kong, Singapore e il Canada per i paesi sviluppati extra-europei.
Con un tasso accumulato di pressione fiscale al 29,1% dei benefici commerciali per un’azienda media di 60 impiegati, la Svizzera è distante dal primo in classifica (gli Emirati Arabi Uniti con 14,9%), ma si avvicina ai migliori in Europa (Irlanda a 25,7%, Danimarca a 27%). La media europea si situa al 41,1% e la media mondiale al 43,1%.

Negli ultimi due posti della classifica si situano la Francia (64,7%) e l’Italia (65,8%). Due paesi ai quali l’Ocse ha suggerito di ridurre la pressione fiscale per permettere il rilancio dell’economia.