Riproposta la “Tassa dei Milionari”


Questa dura presa di posizione è, da un punto di vista comunista, comprensibile. Però un’osservazione mi permetto di farla. Se i sinistri riuscissero a pensare, anche solo per pochi minuti al giorno, a qualcosa di diverso dalle tasse, sarebbe una benedizione di Dio, soprattutto per loro. (fdm)

Non bastavano le bordate a danno della popolazione contenute nel Preventivo 2014 stilato dal Governo, con tanto di tagli ai sussidi dei premi di cassa malati. I nostri politicanti si sono premurati di riservare ai ticinesi anche la beffa: in Granconsiglio Verdi, PLR, PPD, UDC e Lega hanno infatti dato via libera all’amnistia fiscale cantonale, premiando gli evasori con un’amichevole pacca sulla spalla. Quest’ultimi potranno infatti ora comodamente autodenunciarsi, godendo uno sconto del 70% rispetto all’usuale aliquota sul maltolto degli ultimi dieci anni.

 

Il messaggio lanciato dalle destre e dai Verdi è insomma piuttosto chiaro: in questo Cantone chi lavora e paga onestamente le tasse – magari faticando ad arrivare alla fine del mese, tra un taglio del Governo e l’altro – va debitamente spremuto senza troppi scrupoli, mentre chi elude il fisco derubando la collettività si guadagna il premio simpatia destinato ai cittadini di serie A. In poche parole, l’onestà non paga, mentre lo Stato paga i disonesti.

 

Una distinzione, quella tra cittadini di serie A e di serie B, che il Partito Comunista non può assolutamente accettare, come già palesato dal voto contrario all’amnistia – uno tra i pochi – espresso dal nostro deputato Matteo Pronzini. Verdi e compagnia cantante considerano evidentemente i ticinesi sufficientemente imbecilli da tollerare questa decisione, per cui sarà nostra premura fare capo a tutti gli strumenti possibili per sconfessare questi complici dell’evasione fiscale che siedono in parlamento: sia attraverso le debite valutazioni legali rispetto alla costituzionalità di un provvedimento del genere, sia attraverso lo strumento del referendum.

 

In conclusione il PC ribadisce la necessità di procedere con l’istituzione della Tassa dei Milionari, che permetterebbe di chiudere il deficit di bilancio, chiamando in causa soltanto il 2% della popolazione per un sacrificio del tutto auspicabile e sopportabile in questo periodo di dura crisi.

 

Partito Comunista