Il 28 novembre sarà il giorno del perielio della cometa Ison e c’è chi dice che nel suo avvicinamento estremo al Sole potrebbe addirittura scomparire. Al contrario, la cometa potrebbe invece resistere alle alte temperature solari e fare bella mostra di sé proprio nei giorni attorno a Natale.

Proprio in questi giorni eventi estremi stanno sconvolgendo il pianeta : terremoti, uragani, inondazioni. Manifestazioni distruttive della natura che spesso sono collegate – per credenze popolari o per strani legami naturali – al passaggio di comete o alle eclissi solari e lunari.

Persino l’astrologo francese Nostradamus (1503-1566) avrebbe dedicato una quartina al passaggio di una cometa in avvicinamento al Sole, proprio come la cometa Ison.
“La grande stella per sette giorni brucerà, la nube farà due soli apparire, il grosso mastino tutta la notte urlerà, quando il grande pontefice cambierà territorio – recita la quartina 41 della II centuria.

Una profezia che lascia presagire il possibile generarsi della presenza contemporanea di due soli, dunque. Per poi proseguire con “I tre grandi principi diventeranno nemici, colpita dal cielo è la pace, la terra trema – riferendosi in seguito ad una inondazione. Recenti sono le devastanti inondazioni che hanno colpito le Filippine e la Sardegna.

Il dubbio ovviamente è lecito.

ison

Intanto gli scienziati seguono con interesse le fasi cruciali del passaggio di Ison. Il viaggio di una cometa attraverso il sistema solare è pericoloso e violento. Un’espulsione gigante di materiale solare, l’intensa radiazione e la pressione del Sole potrebbero distruggere la coda se non addirittura l’intera cometa.

Ison è una cometa molto luminosa e anche se non dovesse resistere al passaggio vicino al Sole, il suo viaggio aiuterà gli scienziati a capire come è fatta una cometa, come reagisce al suo ambiente e questo aiuterà a capire le origini del sistema solare.

(nextme.it)