Serata pubblica del 28 novembre, nella  sala del Gran Consiglio a Bellinzona

Articolo pubblicato nel Corriere del Ticino di sabato 23 novembre
Ticinolive presenzierà a questo importante evento e ne riferirà.

La pedofilia o, meglio, la pedofilia come perversione, è un crimine di inaudita gravità che la società civile porta con sé colpevolmente da sempre, ma che ora ha raggiunto vertici di inaudita diffusione e pericolosità. Si fa fatica ad affrontare e a circoscrivere il fenomeno. Si riscontra pertanto una certa difficoltà nel parlarne e proprio per questo motivo è ancora più difficile prevenire il fenomeno, trovare il giusto approccio psicologico con i più piccoli e i giovani e porre altresì le basi di una buona ed efficace prevenzione a livello sociale ed istituzionale, nonché per la loro tutela a livello soprattutto giuridico ed istituzionale.

I casi in Ticino sono solo in parte noti ai più, e solo per quanto riguarda le situazioni più eclatanti (vedi il caso Bomio), ma sotto questa coltre di silenzio vi è un sottobosco verminoso pericolosissimo e inquietante.

Il pedofilo è l’espressione del predatore per eccellenza, situazione questa ben descritta nel passaggio seguente (tratto da Lo Sguardo del Male, testo che ho pubblicato per le edizioni Borla, in collaborazione con lo psico-antropologo e criminologo Prof. Lino Rossi):

“Lo scandalo e l’estasi del male … azioni estreme che rimangono senza movente perché non ne hanno bisogno. È il male ad essere senza movente. L’insignificanza è la cifra del male, poiché il male è nulla, come la sovranità. Anime infernali gonfie di sé. Violenza pura come puro segno di se stessa, lettera autoreferenziale, puro desiderio, gesto gratuito che non ha e non chiede alcuna risposta da parte di chi lo ha commesso. La crudeltà infatti non ha un fine: porta all’estremo, pone il carnefice su un piano di sovranità illimitata. Il desiderio perverso, sadico e mortifero trasfigura il corpo in macchina assassina.”

Ci troviamo pertanto davanti a questo dilemma: da una parte l’urgenza di disarmare e assicurare alla giustizia il pedofilo, pericoloso criminale e carnefice, e dall’altra l’urgenza di tutelare le sue potenziali vittime, i nostri bambini e i nostri giovani che sono esposti a questo insidiosissimo e mortifero pericolo.

Per questo motivo abbiamo deciso (il sottoscritto e altri due colleghi Gran Consiglieri) di organizzare una serata aperta al pubblico per presentare il lavoro di un illustre conferenziere, il professor Alberto Pellai, medico e ricercatore universitario, attivo nell’opera di prevenzione in età evolutiva, formatore per genitori e docenti, autore di molti volumi specialistici (fra questi anche Le parole non dette. Come genitori e insegnanti possono aiutare i bambini a prevenire l’abuso sessuale) e già noto nelle nostre scuole. A lui abbiamo affiancato due illustri ospiti: l’onorevole Paolo Beltraminelli, direttore del DSS, e la signora Esther Lienhard, esperta di prevenzione presso il Servizio di sostegno pedagogico, che ha accettato di sostituire l’onorevole Manuele Bertoli, direttore del DECS, il quale non potrà partecipare alla serata per impegni improrogabili. Condurrà la serata il direttore del Corriere del Ticino, Giancarlo Dillena.

La serata pubblica avrà luogo il 28 novembre prossimo a Palazzo delle Orsoline, nella sala del Gran Consiglio ticinese a Bellinzona: inizio previsto alle ore 20:00.

L’invito a partecipare è rivolto a tutti. L’entrata è  libera.

Dr. med. Orlando Del Don, medico e psicoanalista, granconsigliere