La cometa Ison viene da molto lontano, dalla nebulosa di Oort, situata a un anno luce dal Sole. Si tratta di una distanza enorme sulla scala umana : un anno luce corrisponde a 9’461 miliardi di chilometri.
Oggi, 28 novembre 2013, è la data dell’appuntamento fra Ison e il Sole, un incontro breve ma torrido. Solo un giro, a una distanza che può apparire enorme : a poco più di un milione di chilometri dalla superficie solare. Il cuore ghiacciato di Ison resisterà al calore estremo del disco solare? Oggi gli astronomi lo diranno
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La cometa Ison fotografata con il telescopio del Marshall Space Flight Center, in Nuovo Messico, il 19 novembre 2013 - foto : Nasa/Msfc/Meo/Cameron McCarty
La cometa Ison fotografata con il telescopio del Marshall Space Flight Center, in Nuovo Messico, il 19 novembre 2013 – foto : Nasa/Msfc/Meo/Cameron McCarty


Se tutto andrà bene, Ison ripartirà illuminata dalla forza del Sole. La sua luminosità sarà tale che forse, quando il 26 dicembre ripasserà vicino alla Terra, potremo vederla senza l’ausilio di un telescopio.

A quel momento passerà a 64 milioni di chilometri dalla Terra. Il 14 e 15 gennaio 2014 il nostro pianeta transiterà “vicino” all’orbita di Ison e potrebbe incontrare delle tracce lasciate dalla cometa. Queste particelle potrebbero causare una pioggia di meteoriti o formazioni particolari di nuvole. Gli astronomi non possono però ancora esprimersi con esattezza.

La cometa Ison (a destra) il 27 novembre, prima del suo incontro con il Sole (coperto al centro) - foto : ESA/Nasa/Soho
La cometa Ison (a destra) il 27 novembre, prima del suo incontro con il Sole (coperto al centro) – foto : ESA/Nasa/Soho


L’altra ipotesi è che l’incontro con il Sole finisca male e che la cometa non sopravviva. Il nucleo di Ison ha un diametro di circa 5’000 metri. Sottoposto al forte calore del Sole, una parte del ghiaccio che lo costituisce potrebbe passare dallo stato solido allo stato gassoso. In quale proporzione? Che influsso avrà sulla struttura della cometa il colpo di calore estremo? Si spaccherà in diversi pezzi? Esploderà? Gli scienziati non sanno rispondere.

Se uscirà indenne dall’abbraccio solare, quando riapparirà dal giro attorno al Sole la cometa sarà estremamente brillante, ma per diversi giorni sarà difficile vederla, a causa della forte luce del Sole. Il 26 dicembre potrebbe diventare visibile a occhio nudo, di notte e forse anche di giorno.

(Slate.fr)