I fucili d’assalto svizzeri SIG sono molto usati dalle forze di sicurezza in Egitto. Sono stati esportati violando il diritto svizzero, fabbricati sul posto sotto licenza, o consegnati tramite gli Stati Uniti?

Un membro di un'unità paramilitare con un fucile d'assalto svizzero SIG in funzione al Cairo (20 settembre 2013) Foto : Hassan Ammar/Keystone
Un membro di un’unità paramilitare con un fucile d’assalto svizzero SIG in funzione al Cairo (20 settembre 2013)
Foto : Hassan Ammar/Keystone
I SIG fanno parte dell’armamento dell’esercito svizzero da oltre 20 anni.

I modelli 550 sono chiamati fucili d’assalto (Fass) 90. Esistono anche varianti più corte destinate ai commando, i modelli 552 e 553, usati da diverse forze di sicurezza nel mondo.

Queste armi sono fabbricate dalla società Swiss Arms AG, di Neuhausen am Rheinfall e dalla sua filiale americana Sigsauer Inc. Le due società appartengono alla holding tedesca L&O.
Il diritto svizzero si applica per le armi fabbricate e esportate dalla Svizzera e dal 2009 esiste un divieto per questo fucile d’assalto a destinazione dell’Egitto.

Come confermato dal SECO, la Segreteria di Stato per l’economia, la Svizzera non ha mai autorizzato la consegna di fucili d’assalto per la polizia o altre forze di sicurezza egiziane, ma unicamente per il Ministero della Difesa.
Un esperto svizzero ha invece appreso da ufficiali israeliani che i SIG non vengono usati soltanto dall’esercito ma anche da unità speciali della polizia egiziana. In Internet si trovano molte prove fotografiche.

Il SECO sottolinea che 642 armi e 61 lancia-granate sono state esportate in Egitto nel 2006 e nel 2008. Nei sei anni precedenti, equipaggiamenti di categoria KM1, tra cui fucili d’assalto, erano stati mandati nel paese nord africano per un ammontare di 2.7 milioni di franchi. Calcolando 2’500 franchi a fucile, si tratta di un migliaio di armi.

In Egitto circolerebbero però diverse migliaia di questi fucili. Da dove provengono? Secondo alcune fonti sono fabbricati sotto licenza nel paese, dalle fabbriche del Ministero della Difesa.

Una versione che viene messa in dubbio : “I SIG sono armi di alta precisione, gli ingegneri egiziani non riuscirebbero a costruirli – ha spiegato al Tages Anzeiger un ex diplomatico americano che ha servito in un distaccamento militare al Cairo.

Al SECO si precisa che Berna non ha mai permesso un simile trasferimento di tecnologia, né interamente né parzialmente.
Secondo Peter Forster, redattore capo della rivista “Soldat Suisse” c’è un coinvolgimento del governo americano : “In fatto di armamenti, quasi tutto quello che accade in Egitto da 40 anni a questa parte transita dagli Stati Uniti.”

(Le Matin.ch)