Conferenza stampa a palazzo dopo la seduta ordinaria dell’Esecutivo, che si tiene di giovedì. Presenti il Sindaco, la signora Zanini Barzaghi e Michele Foletti.

La funicolare. Sono in arrivo grandi lavori e il servizio sarà sospeso per circa due anni e mezzo: un anno per la funicolare vera e propria, il resto considerando che l’opera si iscrive nell’importante rinnovamento della stazione ferroviaria. Il punto d’arrivo della cabina sarà abbassato di ben 8 metri, situandosi al livello dell’attuale sottopassaggio. La capienza dell’impianto aumenterà del 25%. Già le cifre attuali sono notevoli: 1600 persone all’ora nei momenti di massima affluenza e 2,5 milioni di passeggeri all’anno. Sarà allestito un servizio sostitutivo di autobus.


Ippo 2Gli ippocastani (psicodramma). E altri alberi (totale: 163), ma gli ippocastani del viale Castagnola risultano dominanti. Faccia scura del Sindaco: — le reazioni (alle comunicazioni del Municipio, in particolare della capodicastero) sono apparse davvero esagerate (v. anche l’interrogazione Verde-PLR-Beretta Piccoli) — siamo stati trasparenti (parola sublimemente di moda, e non solo sulle rive del Verbano; ma forse, anche, maldestri   — non abbiamo ancora tagliato alcun albero! (ma solo minacciato di farlo…)  — l’ing. Bolgè è un funzionario assolutamente competente che svolge coscienziosamente il suo lavoro. C’è una perizia del 2002 che evidenzia la “criticità” dello stato di molti ippocastani (che sono in totale, pare, 52). L’esecuzione della misura di abbattimento/sostituzione è sospesa (primo successo dei protestatari) e verrà disposta una nuova perizia.

L’on. Zanini Barzaghi, dal canto suo, concede molto poco. Molti degli ippocastani sono “malati”, è una questione di “sicurezza”, il viale in caso di vento forte potrebbe essere “chiuso” (come già si fa con il parco Ciani). La ciclopista è solo una “possibilità”. Si pensa a una sostituzione “graduale”, nel corso degli anni, i famosi 300.000 franchi (già votati, senza più referendum possibile, così Foletti) non concernono unicamente gli abbattimenti, bensì una serie più ampia di interventi. Gli ippocastani del viale Castagnola sono sì iscritti “nel registro dei beni culturali” ma non c’è un vero e proprio vincolo e, in ogni caso, se risulteranno malati e cadenti, potranno essere eliminati. Ultima puntualizzazione della capodicastero: mio marito, ing. Romano Barzaghi, è responsabile per il Mendrisiotto e  il Malcantone, non ha alcuna competenza per quanto attiene a Lugano.

Impressione: imbarazzo palpabile del Municipio, faccenda delicata gestita in modo infelice. Ma, tutto sommato, onesto: se intendono abbattere, ce lo dicono prima!