[fdm] Io non tifo né per l’on. Badaracco né per l’on. Jelmini, e sono sempre stato favorevole al piccolo (e, adesso, purtroppo, agonizzante) aeroporto della Città. Ma, in relazione alla terza domanda dell’interrogazione, dove campeggia un preoccupante “ad ogni costo”, non posso trattenermi dal chiedere a mia volta: ad ogni costo vuole significare che qualunque deficit dovrà essere – da un boccheggiante Pantalone – automaticamente coperto? È esattamente questo il Badaracco-pensiero? L’avvocato sa (come sappiamo noi) che i soldi di Pantalone ci sono sempre, anche quando non ci sono. Infatti, se non ci sono,  basta segnarli con l’inchiostro rosso.


“Anche solo l’ipotesi di una paventata chiusura danneggia l’aeroporto e getta inquietudine nell’opinione pubblica”


INTERROGAZIONE

Onorevoli Sindaco e Municipali,

“Né noi, né il Cantone vogliamo e possiamo permetterci di tenere aperto l’aeroporto a qualsiasi costo”. È questa la dichiarazione rilasciata ai media ieri, 4 dicembre 2013, dal Municipale avv. Angelo Jelmini immediatamente dopo l’incontro tra il Municipio di Lugano, il Consiglio d’amministrazione di Lugano Airport e il Consiglio di Stato.

Da circa un decennio al Consiglio Comunale di Lugano viene chiesto di approvare ingenti crediti a favore della struttura aeroportuale, l’ultimo solo alcuni mesi fa.

È chiaro a tutti che l’aeroporto costituisce un punto di riferimento imprescindibile per la piazza finanziaria e per tutta la popolazione. Oltre a creare un evidente indotto economico e commerciale per tutta la regione e rappresentare un punto di forza per il Ticino, costituisce pure un collegamento indispensabile per l’attività turistica luganese e ticinese. Ma non solo: garantisce direttamente ed indirettamente circa 400 posti di lavoro, essenziali per l’economia locale in un momento di crisi economica.

Queste uscite, un po’ avventate, danno l’impressione che il Municipio sia arrendevole e poco preparato ad affrontare questa sfida importante. Noi desidereremmo un esecutivo più combattivo e pronto a difendere quella che è divenuta un’istituzione per la città: l’aeroporto di Lugano-Agno. La posta in gioco è notevole e vi sono intere famiglie che seguono con trepidazione questa telenovela. Smettiamola di modificare ogni qualvolta la nostra posizione a dipendenza di come tira il vento e diciamo, fuori dai denti, che siamo pronti a difendere il nostro aeroporto con tutte le forze.

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Sulla scorta delle sopra esposte riflessioni e valutazioni, avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC e dal Regolamento comunale, ci permettiamo cortesemente chiedere a questo lodevole Municipio:

1. La dichiarazione del Municipale Capo Dicastero riguardante la possibilità di una chiusura dell’aeroporto può essere considerata la posizione ufficiale del Municipio?

2. Come mai questo cambiamento di rotta? Non è forse vero che un Gruppo mediorientale ha deciso di investire nella principale compagnia aerea attiva a Lugano?

3. Non intende l’esecutivo difendere a tutti i costi l’aeroporto di Agno, impegnandosi per il suo mantenimento ed ulteriore sviluppo?

4. Esiste uno studio circa le ricadute economiche e sociale di tale struttura sulla regione?

5. L’esecutivo di Lugano non ritiene di dover investire, come fa per altri mezzi del trasporto pubblico, in maniera adeguata per garantire il mantenimento dell’aeroporto?

Con perfetto ossequio.

Gruppo PLR nel Consiglio comunale di Lugano