Lunedì 9 dicembre l’Italia è stata scossa da centinaia di manifestazioni organizzate nell’insieme del paese dagli oppositori al governo, affiliati – secondo i media italiani – al movimento di protesta “dei forconi”, che riunisce agricoltori, artigiani, commercianti, piccoli imprenditori e autisti attorno al timore di un aumento delle tasse o delle imposte.
E’ a Torino che i manifestanti si sono dimostrati più virulenti, portando alla paralisi della città. Scontri hanno opposto le forze dell’ordine ai manifestanti. Dopo aver bloccato per un’ora le stazioni principali di Torino, occupando i binari, un centinaio di persone ha attaccato la sede di Equitalia, la società incaricata della riscossione dei tributi.
14 poliziotti sono stati feriti e alcune automobili danneggiate. Pietre sono state lanciate anche contro la sede della Regione Piemonte e disordini sono scoppiati davanti al municipio.
I manifestanti hanno perturbato la circolazione dei tram, incitando i negozi ad abbassare le saracinesche e hanno seriamente danneggiato un camion regia del canale televisivo Sky TG24.
Un centinaio di manifestazioni simili a quella di Torino si sono svolte in altre città italiane per protestare contro la pressione fiscale e reclamare la fine del governo di Enrico Letta, accusato di non fare nulla per aiutare la popolazione.