Il Consiglio Nazionale ha respinto, giovedì 12 dicembre, con 122 voti contro 53 e 11 astenuti, l’entrata in materia sulla controversa convenzione sulle successioni con la Francia.

La destra ha fatto blocco. Il testo non è stato sostenuto nemmeno dal PBD, il partito della Consigliera federale Eveline Widmer-Schlumpf, grande promotrice della convenzione.

Per circa un’ora, la destra – capitanata dai deputati romandi – ha spiegato i motivi del rifiuto di un testo che prevede un’imposizione fiscale sulla base del domicilio dell’erede e non più del defunto.

Il progetto della convenzione era stato firmato lo scorso luglio da Eveline Widmer-Schlumpf e dal ministro francese Pierre Moscovici.