“Il Consiglio federale non ha mentito. Nell’ultimo decennio la Svizzera ha accolto in media 63’000 stranieri l’anno – assicura la Consigliera federale Simonetta Sommaruga.

Il governo si è impegnato a un saldo migratorio che non vada oltre le 10’000 persone supplementari, scrive Uli Windisch sul portale d’informazione LesObservateurs.ch : “Questo di per sè costituisce una prima omissione, se non addirittura una bugia.
Nel maggio 2000, al momento di votare sugli accordi bilaterali, nella brochure esplicativa “Nessun timore per un’immigrazione di massa”, il Consiglio federale scriveva che :

“Visto quel che sta accadendo nell’UE i timori dei comitati referendari di veder la Svizzera invasa dagli stranieri non sono giustificati. I flussi migratori restano limitati.
Studi condotti da esperti indipendenti rivelano inoltre che non si devono temere conseguenze negative sul piano del lavoro e dei salari.
I lavoratori saranno protetti dal dumping sociale e salariale da una serie di misure di accompagnamento stabilite dai partner sociali. Inoltre, vista la densità dei medici che lavorano in Svizzera, non ci si deve aspettare un’invasione di medici stranieri.”

Le migrazioni oggi sono talmente importanti che alcuni Stati dell’Unione europea vogliono mettervi fine a qualsiasi costo. Il dumping salariale raggiunge il 31% dei casi controllati nei cantoni di frontiera. Il numero dei medici stranieri è letteralmente esploso. Ogni anno, i soli medici tedeschi aprono 150 studi in più degli svizzeri.

Nel giugno 2005, in una brochure che spiegava gli accordi di Schengen il Consiglio federale scriveva :

“L’accordo Schengen abolisce i controlli sistematici dei passaporti alle frontiere comuni degli Stati partecipanti. Al contempo, migliora la sicurezza con misure di cooperazione transfrontaliera, quali i controlli effettuati alle frontiere esterne dello Spazio Schengen e il SIS, il Sistema d’informazione Schengen.”

[…] Alcuni temono che la soppressione dei controlli sistematici alle frontiere causi un aumento della criminalità.

[…] Il Consiglio federale e il Parlamento difendono la partecipazione della Svizzera agli accordi. Si aspettano un miglioramento della sicurezza malgrado l’aumento della mobilità e una diminuzione delle domande d’asilo multiple.”

L’iscrizione di un criminale sul registro SIS è un tale garbuglio amministrativo che qualunque essere intelligente preferirebbe d’istinto rinunciarvi.
La statistica della criminalità straniera raggiunge vette inesplorate (+ 15’000 infrazioni al codice penale in un anno). Il fenomeno è di una tale importanza che la stessa Unione europea ne ammette l’esistenza.
Riguardo alle richieste d’asilo, il loro numero è in aumento, con l’Italia che sempre meno riesce a ricoprire il ruolo di filtro dell’Europa. Schengen non funziona.

Ammettiamo che il Consiglio federale non abbia cercato di ingannare i cittadini. E’ quasi peggio, perchè se non ha mentito significa allora che è incapace di prevedere e di governare.”