Le accuse rivolte alle streghe e il loro profilo socio-culturale variavano a seconda delle varie aree geografiche.

Erano comuni le interpretazioni di questo fenomeno alla luce di una crescente misoginia che avrebbe preso piede alla fine del Medioevo e imperversato nei due secoli successivi.

Se molti trattati, a cominciare dal Malleus Maleficarum del 1486, mostravano pregiudizi verso le donne, sospettate più degli uomini di essere soggette al demonio, vanno però sottolineate le molte eccezioni.
Le stime europee dicono che il 75% circa delle vittime furono donne, ma molte regioni invertirono le stime, con un numero di vittime maschili più alto.

Frontespizio di un'edizione del Malleus Maleficarum risalente al 1669
Frontespizio di un’edizione del Malleus Maleficarum risalente al 1669

Il Malleus Maleficarum, il martello delle streghe, vide la luce nel periodo in cui la stregoneria cominciò ad essere vista come una forma di satanismo. E’ un testo pubblicato in latino nel 1486 dai frati domenicani Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer, per soddisfare l’urgenza di reprimere l’eresia, il paganesimo e la stregoneria in Germania.

Una ricostruzione seriale dell’età delle donne accusate di stregoneria è resa difficile per il fatto che i giudici spesso non registravano questo dato. A volte le donne erano già sospettate da tempo ma erano accusate solo in tarda età, perchè più vulnerabili.

La condizione economica, sociale e maritale potevano avere peso, ma non appare possibile stabilire criteri troppo rigidi : le donne appartenenti a strati sociali subalterni sembrano più spesso reputate colpevoli, ma non mancano eccezioni.

Riguardo alle accuse contro le donne anziane, si è anche ipotizzato un legame con il trasformarsi del corpo nella menopausa, poichè secondo alcune teorie mediche dell’epoca il corpo che riteneva il sangue mestruale diventava tossico e velenoso.

Oltre al volo verso il sabba e alle cerimonie che vi si sarebbero svolte, molti altri erano i crimini di cui streghe e stregoni potevano essere accusati. In numerosi processi il sabba, pur centrale per la demonologia, cede il passo a malefici più tradizionali.

Le streghe erano spesso accusate di fabbricare pozioni e invocare tempeste, crimini che si potevano commettere a distanza e occultamente e che emergevano ovunque fossero registrate crisi di mortalità infantile e intemperie prolungate.

Si riteneva che le streghe presentassero segni distintivi. Ad esempio il “marchio del diavolo” o “della strega” era un’anomalia della pelle che si reputava fosse il segno lasciato dal demonio sul corpo dell’iniziato nel momento del patto.

(Fonte : National Geographic)