Il piccolo movimento politico molto attivo sulla scena cantonale

Il 2013 è stato un anno denso di attività e ricco di soddisfazioni per il piccolo ma combattivo movimento politico del Guastafeste, contraddistinto soprattutto dallo storico successo registrato in occasione della votazione popolare sull’iniziativa costituzionale contro la dissimulazione del volto in pubblico (meglio nota come iniziativa “antiburqa”): un successo che ha avuto un’eco mondiale, e che è destinato a far discutere anche nel 2014, quando l’Assemblea federale sarà chiamata a decidere se concedere o meno la garanzia federale alla modifica della Costituzione ticinese approvata dal Popolo.

Sempre nel corso di quest’anno il Guastafeste, che negli ultimi 14 anni aveva già lanciato a livello cantonale 5 iniziative popolari in veste di promotore principale e una (quella per una legge sulla Trasparenza) in veste di copromotore, è stato fra i promotori dell’iniziativa per l’inserimento di una materia specifica sulla Civica nelle scuole lanciata da Alberto Siccardi: un’iniziativa che  ha probabilmente stabilito un record raccogliendo  ben 8’000 firme dopo una sola settimana dal suo lancio, e sulla quale il Gran Consiglio dovrà chinarsi l’anno prossimo.

Anche l’attività sul fronte giuridico è stata molto intensa, con cinque ricorsi di interesse pubblico, di cui due ancora pendenti : quello presentato al Tribunale federale contro la decisione del Gran Consiglio di considerare irricevibile l’iniziativa popolare costituzionale denominata “Avanti con le nuove città di Locarno e Bellinzona” (lanciata dal Guastafeste nel 2012 e sottoscritta da quasi 12’000 cittadini )  e quello presentato al Tribunale amministrativo federale contro la decisione della Confederazione di installare un centro asilanti nell’ex-caserma di Losone (si tratta di  un ricorso che potrebbe far giurisprudenza in Svizzera  visto che per la prima volta si contesta l’applicazione del nuovo articolo 26 a) della Legge sull’asilo, approvato dal popolo lo scorso 9 giugno nell’ambito della votazione concernente alcune modifiche urgenti della suddetta legge).

Merita una menzione anche il vittorioso ricorso presentato contro la Commissione Costituzione e diritti politici del Gran Consiglio che si era rifiutata di consegnare al Guastafeste due pareri giuridici concernenti la ricevibilità di altrettante iniziative popolari : si è trattato del primo e finora unico ricorso presentato alla Commissione cantonale per la protezione dei dati in applicazione della nuova legge sull’informazione e la trasparenza entrata in vigore all’inizio del 2013, e la sentenza (pubblicata su www.ilguastafeste.ch) ha indubbiamente contribuito a far chiarezza nell’interesse di tutti su determinati aspetti della nuova legge. 

Già nel 2011 il Guastafeste aveva vinto due importanti ricorsi che hanno lasciato il segno a livello cantonale, coinvolgendo tutti i Comuni. Con il primo, accolto dal Tribunale cantonale amministrativo, la competenza di decidere il moltiplicatore d’imposta nei Comuni – fissata nella legge organica comunale –  era passata dopo circa 150 anni dai Municipi ai Consigli comunali : una modifica epocale, che ha contribuito a far diminuire il carico fiscale in molti Comuni (il moltiplicatore comunale medio è passato dal 78% nel 2010 al 76% nel 2012). Con il secondo, accolto dal Tribunale federale, era stata dichiarata arbitraria una nuova tassa  sul consumo di elettricità (2 centesimi al kWh per i piccoli consumatori ) introdotta dal Gran Consiglio a favore dei Comuni , e  che a partire dal 2014 avrebbe dovuto fruttare circa 35 milioni di franchi ogni anno agli enti locali.

A seguito di questa sentenza, proprio nelle scorse settimane il Gran Consiglio ha provveduto a sostituire la tassa bocciata dai giudici di Losanna con un’altra tassa più ridotta (0,7 ct/kWh) che dovrebbe fruttare solo 12-14 milioni di franchi ai Comuni e (novità) 5-6 al Cantone. Quindi un bel risparmio per i consumatori.  Qualche deputato un po’ seccato dall’esito del ricorso ha tentato di minimizzarne la portata definendolo un boomerang, paventando cioè un massiccio aumento generalizzato delle imposte a livello comunale per rimpiazzare i milioni che anziché finire nelle casse comunali rimarranno nelle tasche dei consumatori ; ma stando alle cronache dei Consigli comunali riportate dalla stampa nelle scorse settimane sembrerebbe che per il 2014 la maggioranza dei Comuni non procederà ad aumenti del moltiplicatore d’imposta, e anzi qua e là si annunciano delle diminuzioni. Altro che boomerang…!

In conclusione, negli ultimi tre anni (dopo la decisione di ritirarsi dalla politica istituzionale e dalle competizioni elettorali) il movimento del Guastafeste si è imposto sempre più, a suon di importanti successi, sulla scena politica cantonale, in difesa degli interessi dei cittadini. A qualcuno risulta che in Ticino vi sia un altro partito o movimento politico, fra quelli non rappresentati in Gran Consiglio, che con i fatti e non solo con le parole abbia inciso concretamente di più del Guastafeste sul  piano cantonale ?

Ecco, se dall’attività del Guastafeste si può trarre un insegnamento, esso è proprio questo: nel  Paese in cui il Sovrano è il Popolo, anche un sol cittadino, se si impegna con determinazione e perseveranza in qualche battaglia politica , può raggiungere importanti successi e contribuire a cambiare le cose.

Buon anno a tutti e grazie in particolare ai numerosi simpatizzanti e a  coloro che partecipando alle nostre lotterie o versando contributi di sostegno ci hanno consentito di far fronte ai non indifferenti costi dell’attività politica.

                                                                                             Giorgio Ghiringhelli