La Fedpol, la polizia federale ha pronunciato lo scorso dicembre un divieto d’entrata in Svizzera contro Mohamed Salah. Il predicatore era invitato alla conferenza annuale del Consiglio centrale islamico svizzero (CCIS) a Ginevra.

salah“Deploriamo la decisione della Fedpol di vietare l’entrata in Svizzera al nostro oratore – aveva scritto il CCIS in un comunicato stampa.
Secondo il Consiglio centrale islamico svizzero, la Fedpol si sarebbe fatta influenzare da un articolo apparso sul quotidiano “20 Minuten” pubblicato in novembre. Secondo il CCIS, l’articolo dipinge l’egiziano Mohamed Salah (nella foto) come un propagandista islamico.

Interrogato da “20 Minuten”, il Servizio d’informazione della Confederazione aveva affermato di essere nell’obbligo di valutare la situazione : “Se siamo del parere che rappresenta un pericolo per la Svizzera, consiglieremo all’Ufficio federale delle migrazioni o alla Fedpol di pronunciare un divieto d’entrata nei suoi confronti.”

Nel suo comunicato il CCIS argomenta la decisione di invitare a Ginevra Mohamed Salah affermando che si tratta di una persona rispettata nel mondo intero.
Mohamed Salah possiede un visto professionale per la Gran Bretagna e una green card per gli Stati Uniti. E’ dottore in scienze islamiche e dirige un centro islamico nel Texas.

Fatto è che le dichiarazioni del predicatore egiziano sono spesso estreme. Nel suo canale televisivo, diffuso via satellite negli Stati Uniti, prende regolarmente posizione su questioni legate alla sua religione : “E’ permesso uccidere chi rinnega l’Islam? – aveva chiesto qualche mese fa.
E la sua risposta era stata : “Sì. Se una persona ha deciso di sua volontà di aderire all’Islam o se è nata con questa credenza religiosa e poi decide di abbandonarla, la sanzione adeguata è l’esecuzione capitale.”

(Fonte : sdesouche.wordpress.com)