Sul portale online del giornale belga “Le Peuple”, il giornalista Jacques d’Eville tesse gli elogi della Svizzera, paese capace di mantenersi indipendente dal giogo europeo.
Qui seguito alcuni estratti del suo articolo
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“La Svizzera è un paese appena più grande del Belgio, con 8 milioni di abitanti e uno standard di vita mediamente superiore al nostro.
Quattro lingue ufficiali […] la saggezza elvetica e la tolleranza linguistica sono proverbiali. Nessuno in Svizzera desidera un diktat legato alle lingue parlate.

Gli svizzeri sono semplicemente pragmatici, organizzati e non perdono tempo in discussioni vane. Non hanno la fobia delle spese sontuose e applicano un’immigrazione selettiva. Immigrazione che è composta principalmente da europei, di cui una parte è benestante.

Qui i soldi e gli alti salari non sono un tabù. Non esiste un’ideologia di classe. Tutti vengono considerati. Essere ricchi non è una vergogna. Gli elvetici lavorano seriamente, è una delle chiavi del loro successo.

L’economia è una delle più prospere al mondo […] I servizi sono dominati dal settore bancario […].
L’Unione europea tenta con ogni mezzo di distruggere due principi ai quali gli elvetici sono attaccati:
– Il segreto bancario, in nome della trasparenza, che l’UE non applica nemmeno a sè stessa:
– L’UE vorrebbe che la Svizzera segua i principi dettati dagli eurocrati, sull’immigrazione e le richieste d’asilo.

Un dettaglio piccante che nuocerebbe alla salute mentale delle sette socialiste del Belgio : quasi tutti i cittadini svizzeri sono armati.

Se è vero che la Svizzera ha concluso accordi bilaterali con l’UE in una serie di settori, fa comunque ben attenzione a non perdere la sua autonomia di fronte alle fobie normative degli eurocrati.

L’UE livella verso il basso le sue leggi, la sua legislazione, i suoi dogmi. La Svizzera, fedele al suo modello liberale, rialza il potenziale umano.
La Confederazione elvetica, libera di “pensare”, possiede un’economia insolente libera dal giogo liberticida della Commissione europea.”