Il gotha della diplomazia mondiale si trova da mercoledì mattina presso l’Hotel Fermont di Montreux per negoziare una svolta pacifica al conflitto che da quasi tre anni insanguina la Siria.

Piazzato sotto un’altissimo livello di sicurezza, questo primo confronto diretto fra i protagonisti della crisi siriana ha portato a Montreux Ahmed Jarba, presidente della Coalizione nazionale siriana, sostenuta dall’Occidente e dai paesi del Golfo e Walid Mouallem, ministro siriano degli Affari esteri.

Jarba e Mouallem si sono subito affrontati entrando nel vivo delle discussioni.
“Non c’è tempo da perdere. Dobbiamo giungere rapidamente a un risultato – ha affermato Ahmed Jarba, cosciente del fatto che molti ribelli si sono opposti alla conferenza di Montreux.

Dopo aver ricordato il caro prezzo pagato dal popolo siriano che aveva iniziato nel marzo 2011 a protestare pacificamente contro il presidente Bachar el-Assad, Jarba ha chiesto alla delegazione del regime di Damasco di firmare un documento che cede l’insieme delle prerogative del potere a un governo di transizione, senza più la presenza dell’attuale presidente.

“Gli oppositori al regime hanno portato vergogna, estremismo e distruzione e hanno osato chiedere un intervento statunitense contro la Siria – ha dichiarato il ministro Walid Mouallem, condannando i paesi che alimentano il terrorismo in Siria.

“Come potrebbe un terrorista ceceno, britannico o francese rispondere alle aspirazioni del popolo siriano? – ha chiesto Mouallem in una chiara allusione ai djihadisti che affluiscono in Siria da una moltitudine di paesi.

Mouallem ha aggiunto che ogni risultato raggiunto in questi negoziati sarà sottoposto a un referendum nazionale : “Siamo qui per trasmettere le richieste del popolo siriano, non per determinarne il destino – ha insistito.

A Montreux Mouallem può contare sul suo alleato Serguei Lavrov, ministro russo degli affari esteri, il quale ha ricordato che la soluzione alla crisi deve essere siriana, lontana da interferenze esterne.

Il Segretario di Stato americano John Kerry ha martellato che in nessun modo il presidente siriano Bachar el-Assad dovrà poter avere un ruolo nella Siria del futuro : “L’unico modo per calmare il dramma è la formazione di un governo di transizione.”

Il ministro degli affari esteri francese, Laurent Fabius, ha lanciato un appello a un cessate il fuoco immediato e all’apertura di un corridoio umanitario per aiutare i civili.

I delegati dei due campi continueranno il loro difficile dialogo venerdì a Ginevra, con la mediazione delle Nazioni Unite.