La Commissione europea aumenta la pressione sul regime ucraino dopo l’aggravarsi della situazione nel paese, dove gli scontri fra polizia e manifestanti proseguono e hanno fatto diversi morti.
José Manuel Barroso, presidente della Commissione europea ha telefonato al presidente ucraino Viktor Ianukovitch per fargli parte della sua preoccupazione e ha chiesto l’instaurazione di un dialogo con l’opposizione, evocando possibili conseguenze per le relazioni dell’Unione europea con Kiev.
Il Commissario europeo per l’allargamento e il vicinato, Stefan Füle, che aveva negoziato invano l’accordo associativo con l’Ucraina, è atteso a Kiev venerdì 24 gennaio. L’alta rappresentante europea Catherine Ashton potrebbe fare il viaggio settimana prossima. Tutti saranno benvenuti, ha confermato Ianukovitch.
L’Europa rifiuta per il momento di parlare di sanzioni contro Kiev : “Su questo tema Catherine Ashton è categorica – ha commentato una fonte diplomatica a Bruxelles.
“Oggi la priorità non è ridefinire le nostre relazioni ma dare una possibilità al dialogo – ha sottolineato Olivier Bailly, portavoce della Commissione.
Per non complicare la situazione, Bruxelles non chiede nemmeno in maniera esplicita il ritiro delle recenti leggi che vietano le manifestazioni e puniscono severamente chi vi partecipa.