Sul portale d’informazione tv5.org, l’opinione dell’economista francese Christophe Blot sui piani di austerità che da anni bloccano la Grecia.

“La moltiplicazione dei piani di rigore di bilancio – spiega Blot – è contro producente e mette la Grecia in un circolo vizioso, imponendo sanzioni pesanti.
Certamente si deve cercare di portare il debito pubblico verso una traiettoria più sostenibile, ma vi sono una moltitudine di piani di restrizione.
Mentre la Grecia ha fatto sforzi importanti per ridurre il deficit strutturale, al governo greco vengono chiesti nuovi sforzi. Siccome c’è la recessione vi sono minori entrate fiscali. E siccome vi sono minori entrate fiscali, il debito continua ad aumentare. Questo fa sprofondare la Grecia sempre più in recessione e il suo tasso di disoccupazione aumenta in maniera vertiginosa.

Fondamentalmente, per la Grecia l’aiuto internazionale è benefico ma le contropartite chieste per questo aiuto sono nocive.
Sono contropartite in termini di drastici aggiustamenti di bilancio, come non ne sono stati chiesti a nessun altro paese della Zona euro.
Questi piani di austerità massicci e confusi hanno conseguenze nefaste sulla crescita e le capacità produttive dell’economia greca. Impediscono al paese di ritrovare il cammino della crescita, che sarebbe il miglior modo di stabilizzare il debito pubblico greco a medio termine.

Nello schema attuale, un nuovo piano di restrizioni ha poche possibilità di avere successo da un punto di vista della sostenibilità del debito e della crisi sociale.
Tagliando le spese vi sono azioni immediate che però spaccano la crescita. Si deve aiutare finanziariamente la Grecia senza imporre condizioni tanto drastiche.”