I giornalisti e gli ambienti economici che, di principio, amano basarsi sui fatti non sembrano essersi preoccupati quando hanno parlato delle rappresaglie da Bruxelles a seguito del voto degli svizzeri contro l’immigrazione di massa.
Così scrive il giornalista Jan Marejko sul portale Les Observateurs.ch e prosegue : “In effetti, le relazioni economiche fra la Svizzera e i suoi vicini mostrano che abbiamo un deficit commerciale con loro (con il resto del mondo la nostra bilancia commerciale è in eccedenza).
Per vedere questo deficit è sufficiente andare sul sito della Confederazione – Amministrazione federale delle dogane ed ecco cosa si vede :
Commercio esteriore della Svizzera con l’UE (in milioni di franchi svizzeri) nel 2012
138 298 – importazioni dall’UE
117 953 – esportazioni verso l’UE
Probabilmente per il 2013 queste cifre non sono molto diverse e anche se lo fossero un breve sguardo agli anni precedenti mostra che la Svizzera ha costantemente un deficit commerciale con i paesi vicini.
Per il 2012 una semplice sottrazione mostra che il deficit commerciale della Svizzera nei confronti dell’UE è di 20 345 milioni di franchi.
La Svizzera è dunque debitrice nei confronti dell’Unione europea e – come osservava John Maynard Keynes più di 50 anni fa, maggiore è il debito, maggiore è l’ascendente che il debitore ha sul creditore.
La Svizzera ha dunque un ascendente su questo debitore che è l’Unione europea.
La Svizzera verrà trattata con deferenza da Bruxelles. Che si sia evocata la possibilità che Bruxelles mandi dei carri armati alle nostre frontiere è una pazzia, a meno di supporre che i nostri vicini e l’UE vogliano spararsi in un piede.”