Dopo le polemiche per le dichiarazioni di fronte al Senato americano di Brady Dougan, direttore generale del Credit Suisse, il presidente della banca Urs Rohner scende in campo per difendere Dougan e gli altri tre quadri, interrogati A Washington in merito alle pratiche di evasione fiscale a favore dei clienti americani della banca.

Il presidente del Consiglio di amministrazione del Credit Suisse ha difeso sabato i manager del suo istituto interrogati mercoledì dal Senato americano.
Nell’emissione “Samstagsrundschau” della radio svizzero-tedesca, Urs Rohner ha definito “considerevole” l’atteggiamento del direttore generale del Credit Suisse Brady Dougan, di Romeo Cerutti, giurista capo della banca, di Hans-Ulrich Meister e di Robert Shafir, responsabili della divisione Private Banking.

Così come aveva fatto Brady Dougan, Urs Rohner ha insistito sul fatto che i dirigenti della banca non fossero a conoscenza degli errori commessi da alcuni impiegati. Nel caso contrario la banca sarebbe intervenuta, ha assicurato.