Di regola, ai detenuti le prigioni svizzere propongono menu a scelta, a dipendenza del loro credo religioso, delle eventuali intolleranze alimentari o dei loro principi. Malgrado ciò, succede che alcuni prigionieri non siano soddisfatti dei pasti serviti.

“A volte dei prigionieri cristiani ci dicono che vorrebbero convertirsi all’Islam perchè ai musulmani viene servita carne di agnello o di manzo, mentre gli altri devono mangiare carne di maiale – ha affermato al domenicale Ostschweiz am Sonntag Ernst Scheiben, direttore della prigione di Frauenfeld (TG).

Fra i convertiti si trovano anche diversi svizzeri, ha confermato Scheiben, sottolineando che la direzione della prigione non accetta automaticamente tutte le conversioni.
“Vogliano essere sicuri che i detenuti desiderano veramente vivere secondo i precetti dell’Islam, anche dopo il periodo di detenzione. Rifiutiamo di accettare tutte le domande con il pretesto che i prigionieri musulmani mangiano meglio di quelli cristiani.”

Ueli Graf, ex direttore del penitenziario zurighese di Pöschwies, conosce i trucchi dei prigionieri. Secondo lui non è raro che mentano per migliorare la loro situazione : “Non trovo grave che un prigioniero pretenda di essere musulmano per poter avere un altro menu, ma non penso che un detenuto cambi veramente religione solo per questo.”

“Ogni domanda di conversione deve essere considerata seriamente – afferma l’imam Mustafa Memeti, che presta servizio alla prigione di Thorberg (BE).
Negli anni ha già accompagnato diversi prigionieri nella loro conversione. I nuovi musulmani non devono seguire un corso o una cerimonia speciale : “La fede viene dal cuore.”

(Fonte 20min.ch)