La Russia ha reagito con fermezza alle restrizioni decise dal Consiglio federale dopo l’annessione della Crimea. Il capo della diplomazia russa Sergueï Lavrov evoca “una scelta che avrà conseguenze pesanti”.
Il ministro russo degli Affari esteri ha reagito venerdì alle decisioni prese dal governo svizzero a seguito dell’annessione della Crimea.
Per Sergueï Lavrov, la posizione della Svizzera è controproducente. E’ una decisione che non tiene conto della realtà, una scelta che avrà conseguenze pesanti per le relazioni amichevoli che esistevano sinora fra Russia e Svizzera.
Il governo di Mosca non si aspettava che la Svizzera uscisse dalla sua posizione di neutralità e che il Consiglio federale colpisse un settore emblematico – quello militare – particolarmente strategico in questo momento in Russia.
Le misure adottate dalla Svizzera
Il Consiglio federale aveva condannato mercoledì scorso l’annessione della Svizzera alla Crimea. Berna aveva annunciato diverse misure : blocco delle esportazioni di materiale bellico verso la Russia, rinvio dei negoziati per un accordo di libero scambio con il governo di Mosca e sospensione di un programma di formazione di militari russi.
Le restrizioni decise dall’Unione europea nell’ambito dell’accordo Schengen si applicheranno anche alla Svizzera.
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Bisogna essere moltissimamente diversamente intelligentissimi come sono Burkhalter e altri 5 consiglieri federali per non capire che la migliore arma di cui disponga la Svizzera per difendersi è stata, è e rimarrà la NEUTRALITÀ.