Uomo piccolo su un alto scranno   Una delle 8 ministre del Governo Renzi, visibilmente irritata per l’uscita di Grasso, presidente del Senato, che vuole salvare la Camera alta per salvare  il suo malricoperto e immeritato “cadreghino”: “Il PD ha più rispetto per gli italiani che per il presidente del Senato”. A mio giudizio Grasso si è guadagnato un posto nel Pantheon dell’ignominia quando permise il voto manifesto e la retroattività di una legge penale (Severino) pur di espellere Berlusconi dal Senato. Per alta che sia la carica che ricopre, un piccolo uomo resta un uomo piccolo (o piccino).

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Grand Hôtel psichiatrico   Una notizia rallegrante, la riporto perché le buone notizie al giorno d’oggi sono merce rara. A Ginevra si inaugurerà ad inizio aprile “Curabilis”, prigione riservata ai carcerati psichiatrici di tutta la Svizzera (92 posti), costruita accanto a Champ Dollon (il carcere per i detenuti comuni), edificata in 4 anni e costata 89 mio di franchi. Grosso modo, 1 mio per letto. Io di cure psichiatriche non ne voglio (qualcuno tra i molti “amici”, soprattutto politici, potrebbe però pensare che ne ho bisogno) ma ho inoltrato domanda per sapere cosa devo fare per passare qualche mese di vacanze in questa prigione che a giudicare dal costo deve essere un 5 stelle.

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Un professore può essere UDC?   Un paio di anni fa quasi tutti i media svizzeri si profusero in squinternate manifestazioni di giubilo per la defenestrazione da parte dell’Università di Zurigo del Prof. Christoph Mörgeli, ordinario di storia della medicina e notissimo consigliere nazionale UDC-SVP. All’origine della messa al bando una congiura (“mobbing”, puro e duro) del suo diretto superiore Flurin Condrau, con la complicità di una collega di Mörgeli (Prof. Iris Ritzmann, poi licenziata in tronco, quando le sue colpe risultarono evidenti) e del “Tages Anzeiger”. Implicati nella vicenda il rettore dell’Università, costretto poi alle dimissioni, la consigliera nazionale PPD-CVP Kathy Ricklin, membro del Consiglio direttivo dell’Università, i  professori di storia faziosi e scarsamente intelligenti che già si erano illustrati nella commissione Bergier, più di 400 intellettuali di mezza Europa che hanno firmato una protesta per il licenziamento della gentile collega di Mörgeli di cui sopra (e del suo marito, un tedesco anche lui coinvolto nella congiura). Una manovra che aveva una sola motivazione, di eclatante natura politica. Assumere posizioni  “politicamente scorrette” in un’università svizzera è diventato pericoloso (nel senso che si rischia subito il posto di lavoro) come lo è da decenni alla Televisione  e, meno, alla Radio di parastato.

Del 29 marzo la notizia che il Prof. Mörgeli è stato pienamente riabilitato e reintegrato nel suo ruolo di direttore del Museo della Storia della Medicina dell’Università di Zurigo con un contratto di 6 anni. L’orribile Flurin Condrau non è ancora stato chiamato alla resa dei conti, ma a farlo ci penserà quanto prima la procura che conduce (lentamente) le indagini.

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Socialisti che passione!    29.3.2014: l’Assemblea dei delegati del PS a Ginevra vota unanime una risoluzione: “Insieme per una Svizzera sociale e aperta in un’Europa sociale e prospera”. Il problema è che alla stragrande maggioranza dei cittadini svizzeri, e anche degli europei, l’UE tanto prospera non sembra. Ma, credo, non ci si deve preoccupare. Basterà che i cittadini, svizzeri e europei, diano il loro voto ai vari partiti socialisti e la prosperità rifiorirà, come la salute di Violetta nella Traviata. In Francia poi, patria di Violetta, il governo di Hollande è già all’opera e i risultati li vedremo domani, 30.3.2014.

Il presidente Christian Levrat ha approfittato dell’occasione per ribadire, anzi decretare che i trattati bilaterali sono morti. La consigliera federale Simonetta Sommaruga, fautrice dell’adesione all’UE, ha acutamente fatto notare che l’isolamento non porterà a nulla.

Cosa concludere, di fronte a tanta socialità intrisa di aperture omnidirezionali? Che il concetto di “incondizionata apertura verso tutto e verso tutti, ma RESTANDO PADRONI in casa propria” non entra nei crani socialisti.

La correttezza individuale, non quella politica, obbliga però a dar risalto ad altre due decisioni dell’Assemblea dei delegati PS.

La prima, un no unanime all’acquisto dei Gripen, motivato dal fatto che i 32 F-A 18 ancora a disposizione (2 sono precipitati), vecchi di 18 anni, sono più che bastanti. Gli esperti del settore, tecnici e politici, dicono di no, ma se 130 delegati PS pretendono unanimi che bastano, i cittadini chiamati alle urne dovranno stare bene attenti prima di mettere un sì nell’urna. In fin dei conti, un’automobile vecchia di 18 anni non è meno valida di una uscita di fabbrica nel 2014, e poi la tecnologia degli aerei militari è conosciuta per la lentezza dei suoi progressi.

La seconda, un no secco  oltre che bulgaro, 121 no contro un solo sì, all’iniziativa Marche Blanche che vuole proibire a vita ai pedofili professioni che li mettano in contatto con minori di 12 anni. L’iniziativa, stando a Simonetta Sommaruga, che tanto buona e gentile appare, ed ai suoi fedelissimi (meno 1, bisognerà espellerlo) delegati, viola il principio di proporzionalità. Meglio quindi far correre pericoli ai minori di 12 anni che fare un possibile e molto teorico torto ai pedofili curabili. Se la buona e gentile Signora crede davvero che un pedofilo possa diventare non pedofilo se adeguatamente curato (dai soliti psichiatri forensi?), allora dovrebbe anche credere che un agnostico sia la persona più indicata per una carriera religiosa.

Gianfranco Soldati