Torna alla ribalta la questione dell’abbandono dell’euro per tornare alle vecchie monete nazionali : La moneta unica è clinicamente morta, perlomeno secondo il libro “Casser l’€uro – Pour sauver l’Europe”, scritto dai giornalisti francesi Franck Dedieu, Benjamin Masse-Stamberger, Béatrice Mathieu e Laura Raim.

“Più di dieci anni dopo il lancio dell’euro, la tanto attesa convergenza delle economie non c’è stata, i modelli sociali sono stati smantellati e la speculazione si è scatenata – scrivono i quattro giornalisti economici.

L’enunciazione dei principali mali che oggi rimproverano all’euro :

1. Essere una moneta “made in Germany” perchè la Germania ha un diritto di accesso senza restrizioni tariffarie ai mercati vicini e un tasso di cambio competitivo.

2. L’euro attuale distrugge la crescita. Nel libro è presente un istoriato delle sue performance.

3. E’ una macchina che fabbrica eterogeneità a causa del doping della domanda interna nel sud della Zona euro e uno shock della competitività nel nord.

4. L’euro è uno strumento di dumping sociale : siccome non può essere svalutato, i soli ricorsi esistenti sono la diminuzione della fiscalità o la diminuzione dei salari.

5. La moneta unica è il Cavallo di Troia dell’austerità.

Nel libro, la Banca centrale europea viene giudicata troppo dogmatica e destabilizzante.

La soluzione proposta per uscire dall’euro è la seguente : l’euro non sarebbe più la moneta unica dell’Europa, ma diventerebbe una moneta comune.
Si tornerebbe a un sistema monetario europeo collegando tutte le monete nazionali. Un sistema in versione moderna, con il divieto di vendite allo scoperto e l’obbligo per le banche di pagare una tassa di uscita dei capitali.

Per tornare alle monete nazionali, queste devono avere un valore, il quale sarebbe determinato in rapporto all’euro seguendo la regola del 1 per 1, che consiste nel fissare, temporaneamente, l’unità di ciascuna valuta nazionale all’euro.

In ogni caso è impossibile sopprimere l’euro in maniera definitiva dall’oggi al domani; è necessario che questa moneta sussista di fronte al dollaro come moneta di scambio internazionale.