I Giovani liberali radicali svizzeri, riuniti a congresso lo scorso week-end a Lugano,  hanno deciso di sostenere attivamente l’iniziativa popolare “Sì all’abolizione della Billag” (nonostante la forte opposizione compatta della sezione ticinese) e quindi sottolineare il loro impegno secondo lo slogan “più libertà, meno Stato”.

Dopo lavori riguardanti modifiche statutarie, i giovani liberali radicali svizzeri hanno deciso di respingere l’iniziativa “affinché i pedofili non lavorino più con i fanciulli”. L’iniziativa è da respingere non solo perché viola lo stato di diritto, ma anche perché altre misure preventive previste dal governo con entrata in vigore nel 2015, sono state considerate più efficaci e appropriate.

La seconda decisione importante è stata il sostegno all’iniziativa “Sì all’abolizione della Billag”, che è stata lanciata da molti cantoni. I delegati hanno deciso con una chiara maggioranza di sostenere attivamente quest’iniziativa che chiede che la radiotelevisione pubblica si autofinanzi. La sezione ticinese ha invece deciso di votare attivamente a sfavore sottolineando l’importante contributo della televisione pubblica alla coesione nazionale.

È stata accolta in maniera positiva anche la richiesta di redigere una presa di posizione con l’intento di affrontare la legalizzazione della cannabis in modo da permetterne il controllo e il consumo nell’interesse e per la sicurezza della nostra società. Tuttavia i delegati hanno rifiutato la stesura di un’iniziativa in questo senso, seguendo l’indicazione del comitato direttivo e rifiutando la proposta del Canton Berna sostenuta anche da molti presidenti romandi.