La Lega valuterà il lancio di un’iniziativa popolare costituzionale per l’elezione popolare dei magistrati

Fermo restando che il tutto ha l’aria di una piccola fregatura inflitta (per i suoi numerosi e gravi peccati) alla Lega, questo comunicato non mi sembra dei più felici. 1) Tanto per incominciare, invece di sbraitare e stracciarsi le vesti per la mancata elezione di una leghista, sarebbe stato meglio scrivere che la lottizzazione partitica della magistratura è un fatto deplorevole. 2) In seguito si tirano in ballo i Beltratagli, che c’entrano come i cavoli a merenda. Semmai, si potrebbe osservare che sui tagli ai sussidi di cassa malati la Lega ha giocato un gioco non del tutto pulito. Prima si approvano e ci si impegna attivamente; poi si manda avanti il Sindaco di Lugano (che non è proprio l’ultima scartina del mazzo) a dire: “Sì ma insomma… a titolo personale… la mia sensibilità mi fa propendere (ecc.)”. Infine si svela l’arcano e si esternano le ambasce: “La nostra base non ce la fa proprio!” 3) Si condanna aspramente la “gestione partiticizzata” delle nomine… e poi si pretende la nomina per la candidata del proprio partito. 4) “e non magistrati competenti”. Questo è addirittura offensivo. Come ci si permette di insinuare che l’eletta non è competente? Su che base?

Una lode invece per il NO al moltiplicatore cantonale d’imposta, una vera oscenità che – se proposta da un socialista – sarebbe perfetta. (fdm)



La partitocrazia ticinese ancora una volta si fa beffe della volontà popolare e rifiuta di riconoscere alla Lega dei Ticinesi anche solo una minima parte di quello che le spetta. La mancata elezione della candidata PP proposta dal nostro Movimento, malgrado quest’ultima avesse tutte le carte in regola, Questo è l’ennesima dimostrazione di ostruzionismo, che la Lega dei Ticinesi non intende accettare passivamente. Ricordiamo che  allo stato attuale c’è un solo Procuratore pubblico leghista.

Il sistema di elezione parlamentare dei magistrati si è nuovamente dimostrato fallimentare, poiché presta al fianco ad ogni abuso da parte della partitocrazia e della sua conclamata bulimia di cadreghe. Non è minimamente garantita l’esigenza di portare, all’interno del Ministero pubblico, sensibilità diverse anche dal punto di vista politico e sociale. Si spalancano dunque le porte al perpetrarsi dell’attuale gestione partiticizzata della giustizia da parte di magistrati che devono la propria carica non già alla capacità personale, ma semplicemente ad inciuci da retrobottega a cura dei partiti storici.

L’ accaduto conferma in particolare che il Gran Consiglio vuole magistrati “amici” dei partiti $torici e non magistrati competenti.

Di conseguenza, la Lega valuterà se lanciare un’iniziativa popolare costituzionale affinché anche i membri del potere giudiziario vengano eletti dal popolo, sottraendo così queste importanti nomine allo squallore dei giochetti della partitocrazia. Ci penseranno così i ticinesi a fare pulizia.

Il comportamento odierno della maggioranza parlamentare antileghista conferma inoltre la Lega nella sua decisione, in occasione della votazione del 18 maggio, di opporsi ai Beltratagli ai sussidi di cassa malati e di votare No al moltiplicatore d’imposta nella Costituzione.

Lega dei Ticinesi