L’euro è troppo forte. Mario Draghi, presidente della Banca centrale europea, lo ha convenuto lunedì 14 aprile a Washington durante l’assemblea generale del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale.

Draghi non ha ancora spiegato come intende agire per abbassare il valore dell’euro. Denunciare il prezzo della moneta unica è alla portata di tutti. Sapere far scendere il prezzo senza insultare il futuro delle economie è ben più complicato.

Giovedì, i governatori delle banche centrali che si riuniranno a Francoforte sotto la presidenza di Mario Draghi dovranno decidere di reagire al rischio di deflazione e all’aumento del costo dell’euro.

Perchè l’euro è tanto caro?
La moneta unica si avvicina a 1.40 dollari. E’ opinione generale che questo prezzo annulla gli sforzi della competitività che i paesi europei cercano di compiere. I margini di guadagno vengono sistematicamente inghiottiti da un rapporto di cambio sfavorevole.

Perchè l’euro è così caro? Perchè tutti lo vogliono.
Il finanziamento della Grecia, dell’Italia e della Spagna ha rinforzato la fiducia degli investitori nel sistema europeo.
Va inoltre detto che i paesi emergenti sono in crisi. Hanno investito le loro riserve in dollari e ora le rimpatriano in euro. La perennità della congiuntura americana non è sicura. C’è dunque una domanda di euro superiore all’offerta e i prezzi salgono.

Come far scendere l’euro?
Gli esperti del mercato direbbero : aumentando l’offerta di moneta. E’ facile a dirsi ma difficile da attuare, quando si è la banca centrale di un gruppo di paesi che non sono sincronizzati e che non hanno un governo comune.
Peggio ancora, questo gruppo di paesi ha aderenti che non rispettano le regole del gioco. Tra coloro che imbrogliano sulla fiscalità e coloro che lasciano slittare i deficit per guadagnare elettori o la pace sociale, è difficile essere coerenti ed efficienti.

Per aumentare l’offerta di moneta e cercare di far scendere il valore dell’euro, la Banca centrale europea ha tre opzioni.

Prima opzione : la BCE potrebbe riacquistare titoli portati dalle banche e emettere moneta. Lo ha fatto in diverse occasioni. Il problema è che la BCE ha distribuito i soldi alle banche, ma le banche hanno nuovamente depositato questi soldi presso la BCE. Risultato : i capitali non sono circolati.
La Banca centrale europea è pronta a iniettare molta liquidità, ma le banche non la fanno circolare.

Seconda opzione : la BCE potrebbe riacquistare i debiti degli Stati. E’ un programma che era stato avviato nel 2010. La banca centrale potrebbe rilanciarlo a condizione di avere garanzie sul comportamento degli Stati, perchè un tale sistema è comunque un incoraggiamento all’indebitamento pubblico. Affinchè funzioni, è necessario rispettare criteri di gestione di bilancio e non tutti gli Stati lo fanno. La Germania, che non si fida, è chiaramente opposta al riacquisto di debito sovrani.

Terza opzione : la BCE potrebbe agire sui tassi, che però sono già bassi. L’idea di far scendere i tassi, magari passando a tassi negativi, viene difesa dal presidente della banca centrale tedesca.
In questo caso, quando le banche vengono a piazzare euro alla BCE, non sarebbero più remunerate, ma dovrebbero pagare una sorta di affitto. Così acquisterebbero meno euro sul mercato. La domanda calerebbe e con essa il prezzo dell’euro.

Tutto questo è molto teorico, soprattutto perchè in questa questione tutti fanno politica, a due mesi dalle elezioni europee. Elezioni che rischiano di esser dominate dagli euroscettici.
Mario Draghi non si metterà a denunciare coloro che non attuano le riforme per le quali si erano impegnati. Chi si nasconde dietro l’euro ha le proprie debolezze.
Anche Draghi farà politica. Far scendere l’euro significa anche far scendere la febbre euroscettica.

(Fonte : Atlantico.fr)