INTERROGAZIONE PARLAMENTARE

È con sconcerto (ma non solo! Red)  che in questi giorni stiamo assistendo alla guerra fratricida tra Lega e UDC dopo la nomina del nuovo procuratore pubblico nella persona della avvocata Valentina Item. Lo sconcerto è determinato da una parte dalla scoperta che i coniugi Item avevano al loro servizio una collaboratrice domestica filippina assunta in nero e che risulta essere pagata la cifra di 1100 euro mensili. Dall’altro però suscitano inquietudine anche alcuni dettagli emersi all’indomani della pubblicazione di questa notizia su alcuni media.

In un’intervista rilasciata a liberatv il capogruppo in parlamento dell’UDC Marco Chiesa dà una notizia grave. Dopo aver denunciato che «lunedì, poco dopo l’elezione di Valentina Item, da via Monte Boglia si é cercato di sapere se nel centro anziani, che dirigo da anni, lavorano dei frontalieri e se durante i recenti lavori di ampliamento abbiamo fatto capo a padroncini. Tempistica perfetta, non crede?», Chiesa testualmente aggiunge: «Mercoledì, durante la seduta parlamentare, mi si è avvicinato l’ex deputato leghista Cleto Ferrari, ora collaboratore personale del ministro Claudio Zali, dopo esserlo stato di Michele Barra, e mi ha detto: ‘Vedrai che bella sorpresina abbiamo’….». Se aggiungiamo che la domenica di Pasqua il Mattino pubblicava stralci di verbali di interrogatorio, ci pare evidente che ci si trovi dinanzi a un flagrante annuncio di reato per violazione del segreto d’ufficio.

Quale possano essere i vantaggi derivanti da tutto questo è facile capirlo.

Alla luce di questi fatti inquietanti chiediamo al Consiglio di Stato:

– Che posizione assume rispetto alla recente nomina di una Procuratrice pubblica subito azzoppata per un reato, per quanto sinora attribuito unicamente al marito, grave da un punto di vista etico e del rispetto della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori?

Vi sono spazi di manovra per una sospensione dell’elezione di una Procuratrice pubblica in una posizione oggettivamente difficile?

– ​Come può spiegare e come giudica le parole rivolte da Cleto Ferrari, collaboratore personale del Consigliere di Stato Claudio Zali, al capogruppo dell’UDC Marco Chiesa?

– Come giudica la fuga di notizie, in particolare la sua tempistica, dai servizi di Polizia o della Magistratura, sottoposti politicamente alla direzione del Consigliere di Stato Norman Gobbi?

Per il gruppo socialista

Pelin Kandemir Bordoli e Saverio Lurati