Giudico che la presente intervista rivesta un particolare interesse, per la posizione “intermedia” che l’intervistata Alessandra Noseda, già presidente distrettuale dell’UDC Ticino, assume. Un sostegno chiaro alla neoeletta procuratrice… ma parole di apprezzamento anche per Lega, che pure ha dissotterrato l’ascia di guerra contro di lei***. Sul tono sin troppo “serenante” mi trovo (largamente) a dissentire dall’amica Alessandra: il caso è spigoloso e riserverà altri veleni e colpi di coda. Un’intervista di Francesco De Maria.

*** Il coordinatore Attilio Bignasca ha avanzato nel pomeriggio di oggi – in un minaccioso e allusivo dire/non dire – la richiesta che l’avv. Valentina Item rinunci spontaneamente alla carica. Solido per contro rimane il sostegno a Item dell’UDC, benché frammisto a preoccupazione e fastidio. Un punto positivo, come sempre, nella malora c’è: il definitivo sputtanamento di questo scandaloso sistema.

Ale Nos xy

Che cosa pensa della lottizzazione partitica delle cariche in Magistratura? È un bene? Un male necessario? Un male non necessario?

Alessandra Noseda  Con il passare degli anni mi sono convinta che gli attuali partiti siano il cancro della democrazia. La democrazia è  libera espressione in un contesto civile e rispettoso delle diversità, nei partiti non c’è spazio per dialogo ed originalità, non c’è ascolto,  solo imposizione all’interno e litigi all’esterno. I partiti si sono impadroniti del sistema tanto che non riusciamo più ad immaginarci di poter vivere abolendoli.   Attualmente viviamo in regime partitocratico, cioè di capricci politici  verniciati di illusione di potere al popolo e la Giustizia non sfugge a questa logica, da qui la spartizione politica perfino dalla Magistratura. La lottizzazione politica delle cariche è un male  in un contesto di demolizione  generale della nostra libertà.

E, in particolare, dell’elezione affidata al Gran Consiglio?

AN  Essendo il GC  un composto  eterogeneo, funziona da buon filtro per sperare in un equilibrio nella composizione dei magistrati. Finchè saranno i partiti a spingere i candidati, il GC dovrà avere il compito almeno  di selezionarli.

Come valuta la posizione della neo-eletta procuratrice avv. Valentina Item in relazione al recentissimo caso che la tocca (nella persona del marito)?

AN  Se in tutta questa sbandierata vicenda ci fosse stata una briciola di illegalità,  il procuratore generale John Noseda (personaggio non famoso per compromessi e guanti di velluto) avrebbe sbranato i coniugi Item, altro che carica!

A suo avviso la presidenza dell’UDC dovrebbe pubblicare una presa di posizione ufficiale sulla vicenda?

AN  Dovrebbe pubblicare le proprie congratulazioni  alla neo-eletta per il traguardo raggiunto che è per meriti e non per appoggi. L’UDC  non ha mai voluto né potuto distribuire poltrone, non è la sua cultura e non ne ha nemmeno le possibilità tecniche.  La signora Item ha operato un miracolo, è stata eletta nonostante sia UDC.

Veniamo alla votazione. Alla Lega è stato fatto uno “sgarro” imperdonabile? C’è stato accordo preventivo (sottobanco) tra i partiti? La Lega si sta vendicando?

AN  Per carità! Mi sento umiliata per i leghisti di fronte a queste insinuazioni. La Lega  ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale per il Ticino, è evidente a tutti e non è qui la sede per  enumerarne  i meriti. Un movimento così importante non può avere sentimenti di vendetta stile Asilo Mariuccia (rubando una espressione di Quadri e di mia nonna). Preferisco immaginare  che le esternazioni post voto costituiscano uno scivolone nel contesto della ricerca di attirare  l’attenzione.  Come lei  professor De Maria rifletteva su FB qualche giorno fa, la Lega deve la sua forza all’abilità di avere sempre i riflettori puntati su di sé; questo comporta una situazione di stress continuo e nessuno è immune da errori.

A suo avviso, è normale che un verbale di polizia finisca direttamente sul tavolo di una redazione? Da quale cassetto sarà uscito?

AN  Secondo buon senso è assolutamente irregolare, attendiamo che chi di dovere indaghi.

Parliamo (in generale) di quella cosa che chiamano “la macchina del fango”. È uno strumento molto pericoloso. Quali conseguenze può avere?

AN  Macchina del fango, cito due esempi, due tentativi di distruggere un personaggio che sono rimasti privi di conseguenze. Primo: quando agli inizi degli anni 90 fu chiaro a tutti che la Lega avrebbe pesantemente disturbato gli allora potenti partiti storici, il compianto Bignasca ebbe immediatamente gli onori delle cronache, accusato di ogni turpitudine tra cui di non pagare gli oneri sociali ai dipendenti. Vero o non vero, il Nano andò avanti a testa bassa e i ticinesi ebbero l’intelligenza di scindere l’azione politica e le idee innovative dalle diffamazioni strumentali. Secondo, più recente: il giorno della  morte del Nano, di fronte alla salma rinvenuta nella abitazione di  Canobbio,  qualcuno ebbe il cattivo gusto di sottolineare che il Nano non abitava nemmeno  a Lugano, cosa obbligatoria perfino per un consigliere comunale, figuriamoci per un membro dell’esecutivo…

La mia già citata nonna sosteneva che le persone geniali discutono di progetti, le persone normali parlano di sé mentre gli stupidi spettegolano sugli altri. L’impatto infangante del pettegolezzo  dipende  dal livello di chi ascolta ed i ticinesi spesso hanno dato riprova di saper giudicare l’albero dai frutti. Nella mia esperienza, chi agisce onestamente non ha bisogno di difendersi davanti all’opinione pubblica ticinese, sono le sue azioni a parlare.

Secondo lei, come si concluderà questa improvvisa e spinosa vicenda?

AN  In  una deliziosa sceneggiatura per un Muppet Show?

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