“Auspico di poter iniziare, quanto prima, a svolgere la funzione di procuratore pubblico”

Nella discussione in corso da alcuni giorni ho finora preferito mantenere il silenzio. Anche per rispondere a numerose richieste, mi pare però ora necessaria una mia breve presa di posizione, come persona e come neoeletta procuratrice pubblica.

In riferimento alla nota vicenda della collaboratrice domestica, la magistratura, dopo accertamenti, ha chiarito e comunicato pubblicamente che non ho commesso alcun reato e che non è mai stato aperto alcun procedimento penale nei miei confronti. In uno stato di diritto questa mi pare la questione centrale, che nulla può far passare in secondo ordine.

Come ormai accertato, soltanto mio marito si sarebbe dovuto occupare del noto permesso di lavoro. Non ho difficoltà a riconoscere che mi dispiace molto che non lo abbia fatto. Egli, peraltro, si è scusato subito, assumendo anche pubblicamente le sue responsabilità. Non mi pare ora giusto che si voglia far pagare alla moglie, e a che prezzo, un errore del marito.

Preferisco non esprimere un’opinione sul tenore delle controversie pubbliche di questi giorni. Mi limito a dire che le persone, tutte, le regole dello Stato di diritto e le istituzioni andrebbero sempre rispettate. Per parte mia, con serenità e altrettanta determinazione, auspico di poter iniziare, quanto prima, a svolgere la funzione di procuratore pubblico, al servizio della quale dedicherò ogni energia. Ricordo, a questo proposito, che già da oltre dieci anni sono attiva quale vicecancelliere nell’ambito della giustizia penale.

Avv. Valentina Item