CASO ITEM

Su questo caso “bomba”, che ha tenuto le prime pagine dei media per molti giorni, ho sollecitato l’opinione di un esperto avvocato, attivo anche in politica nelle fila di Area Liberale. Un’intervista di Francesco De Maria.


Francesco De Maria  Il “caso Item” è esploso come una bomba e non si è ancora concluso. Qual è la sua prima e fondamentale reazione?

Stelio Pesciallo  Una normale vicenda delle miserie di questo Cantone.

Con l’elezione di Valentina Item da parte del Gran Consiglio alla Lega è stato fatto un affronto?

SP  Certo, se la prassi seguita sin ora era quella del manuale Cancelli (a ogni partito un posto in proporzione dei suoi risultati elettorali) anche la Lega avrebbe avuto diritto a piazzare un suo candidato; e con questo non voglio dire che questa prassi  sia quella giusta o preferibile ad altre.

O un’ingiustizia? Abbiamo forse assistito al film “Lega 2, la vendetta”?

SP  È comprensibile che la Lega sia rimasta  scottata dalla non conferma del suo candidato, meno comprensibile è come i dirigenti dell’UDC abbiano potuto accoppiarsi agli altri partiti per fregare la Lega ben sapendo che il posto spettava quest’ultima. La mia impressione è che abbiano agito con l’impressionante leggerezza di apprendisti stregoni .

Lei si è fatta un’idea precisa della sequenza e della concatenazione degli eventi, dal 5 aprile (fermo e perquisizione della colf) al 14 (elezione), al 16 (avv. Item dal PP), al 19/20 (verbale pubblicato urbi et orbi) ?

SP  Per quello che  ho potuto apprendere dai mass media (3 organi quotidiani di stampa e stampa domenicale) sì.

Viste con il senno di poi (troppo facile?) le prime decisioni del Procuratore generale appaiono incomprensibili, è anche la sua opinione?

SP  Non è “troppo facile” dare ora un giudizio sulle prime decisioni del PP: sono state decisioni non conformi ai suoi obblighi legali in quanto, viste le circostanze, avrebbe dovuto aprire subito un procedimento anche nei confronti della moglie per poi eventualmente decretarne l’abbandono se effettivamente fosse risultata la totale estraneità della stessa dai reati in questione.

L’ultimo comunicato dell’UDC qualifica di “gravissimi” i fatti (attribuiti unicamente a Ettore Item) mentre il presidente del Tribunale d’appello Werner Walser, intervistato alla radio, parla di colpe tutto sommato “non gravi”,  ma esasperate da una violenta campagna mediatica. Gravissime o non gravi?

SP  Sono violazioni della legge non gravi se prese a sé stanti; gravi se effettivamente vi è stato il tentativo di inquinare il procedimento coprendo la posizione della moglie e molto gravi vista la posizione della Item: magistrato designato e vicecancelliera presso la Camera dei ricorsi penali  del Tribunale d’Appello,  persona quindi  con carica pubblica rispettivamente preposta ad una funzione nell’ambito della sorveglianza sulla Magistratura.

Mi indichi a sua scelta due punti oscuri (ammesso che ve ne siano!) in questa vicenda.

SP  La non apertura immediata di un procedimento contro la Item e l’affermazione della Itemal pubblico di essere totalmente estranea ai fatti. (NOTA. Il senso della domanda, forse non formulata in modo sufficientemente chiaro, voleva essere: “Ci sono punti sui quali l’informazione ancora manca oppure sui quali l’informazione fornita risulta non plausibile e/o fuorviante?”)

Valentina Item è stata spietatamente attaccata. Che cosa si può dire in suo favore o, almeno, in attenuazione della sua colpa?

SP  Niente per quanto riguarda la sua persona. In linea generale molto deve essere detto invece sull’insieme di norme che regolano ora la nostra esistenza e che non accennano a diminuire: non possiamo  più muovere un dito senza temere di incorrere in una violazione della legge e questo è un segno preoccupante che lo Stato domina su di noi e detta il passo a tutto quanto facciamo. E’ una evoluzione preoccupante che limita la nostra libertà e mi porta a dire che da un pezzo non siamo più in uno Stato liberale ma ci troviamo  in uno Stato socialista.Con il pretesto di proteggere i posti di lavoro in Ticino le norme legali e i controlli statali aumentano e una domanda che dovremo porci è la seguente: fino a quando  si sarà disposti ad accettare l’intrusione statale nella nostra vita?

Come giudicare la nomina granconsigliare dei procuratori? Il metodo migliore? Il metodo peggiore? Un metodo… accettabile?

SP  Tra i tanti metodi è un metodo vizioso: è soggetto ai giochi di partiti che sfuggono al controllo del cittadino.

Proponga ora il suo metodo:  a) per la nomina dei procuratori  b) per la nomina dei giudici. Ma deve funzionare!

SP  Nessun metodo è perfetto; il migliore dal punto di vista sia legale che politico è quello della nomina popolare dei  magistrati. Garantisce se non altro  trasparenza e fonda meglio di qualsiasi altro metodo la legittimazione della nomina e l’accettabilità da parte del cittadino della funzione della magistratura. A fronte di tutti gli altri sistemi (nomina gran consigliare, da parte di una commissione di giuristi – che non saranno mai indipendenti – o per concorso pubblico – sistema italiano)  ha dato miglior prova ed è applicato senza remore in molti cantoni svizzero tedeschi e all’estero.

Da 1 a 10, qual è il grado di indipendenza della magistratura ticinese dalla politica?

SP  Non mi piace distribuire gradi di apprezzamento. Il magistrato è un uomo come un altro e non potrà mai dirsi  completamente indipendente (tutti a questo mondo sono in qualche misura dipendenti l’uno dagli altri sulla base del principio causa-effetto), meglio, direi, indifferente alla politica. Nella misura in cui la scelta é popolare ritengo che il rischio di dipendenza sia minore. In linea generale poi circa l’indipendenza del  magistrato non dimentichiamoci quello che ha detto l’illustre giurista italiano Calamandrei secondo il quale il grado di giudizio del  magistrato è in qualche misura soggetto al “punto dell’amico” e che tutte le normative esistenti non potranno mai permettere di ovviare a questo punto.

Quale giudizio dà sulla sua efficienza? E, per finire, non sembra essa colpita da una progressiva elefantiasi?

SP  Risposta: non tutti i procedimenti sono seguiti secondo il principio di “efficienza” e ho l’impressione che come tutti gli uffici statali anche la magistratura sia soggetta ad “elefantiasi”: troppo acriticamente si accettano richieste di aumento del personale motivate genericamente dall’aumento del pensum lavorativo; nell’economia privata il discorso è un altro. D’altro canto non dimentichiamoci però che l’eccesso  nella creazione di norme legali anche nel campo penale e della procedura  penale ha un impatto diretto anche sulla mole di lavoro dei magistrati.


POSCRITTO. Rendendomi conto di non aver posto all’avv. Pesciallo neppure una domanda sull’UDC, ho cercato di rimediare aggiungendo: “L’UDC esce delusa e perdente da questa vicenda. Ha sbagliato qualcosa oppure è stata solo sfortuna?” Bisogna ammettere che si sono ritrovati in una situazione impossibile. Hanno perso quando NON si poteva vincere, e neppure impattare. Ma hanno anche saputo esprimere parole apprezzabili per la loro umanità, e per questo è giusto lodarli.

Volendo pensare iper-andreottianamente si potrebbe ipotizzare che siano rimasti vittima di un’imboscata. Non ho però la prova di un fatto del genere.

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