Christoph Blocher, ex consigliere federale e tra breve anche ex consigliere nazionale, non ha alcuna intenzione di abbandonare la politica e, addirittura, rilancia. È in fase di fondazione il movimento No all’UE, che si propone di contrastare quella che Blocher chiama l’ “adesione strisciante” all’Unione Europea.

Il leader democentrista punta a costituire una potente forza di combattimento politico dotata di almeno 30.000 membri e di adeguati mezzi finanziari. La raccolta dei fondi è già incominciata ma, se non basteranno, Blocher provvederà personalmente alla copertura mancante. Egli valuta che una massiccia campagna contro l’UE possa costare da 4 a 5 milioni di franchi. “Si tratta di salvaguardare la libertà, la prosperità e la sicurezza della Svizzera”, ha dichiarato. A tal fine egli intende coordinare e compattare “tutte le forze che criticano l’UE”.

“Una riforma del parlamento  deve venire dall’esterno”, e la cosa più semplice da fare è ridurre le prebende dei deputati: 50.000 franchi al massimo! Un parlamentare dovrebbe dedicare un terzo del suo tempo alla politica e due terzi alla sua professione. (fonte: CdT)

NOTA. (fdm) Poiché è altamente improbabile che il parlamento accetti di riformarsi in questo senso da solo, Blocher considera il lancio di un’iniziativa popolare.

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