Le notizie che, in queste ore, stanno scuotendo BancaStato non possono lasciare indifferente chi è cosciente del fatto che il noto istituto bancario non è una banca qualsiasi. È la banca di tutti i ticinesi e del Cantone in cui ognuno di noi vive, lavora e paga le tasse.

L’Unione democratica di centro, lontana dal voler gettare la croce addosso a chicchessia prima che le indagini abbiano fatto il loro corso, e perplessa di fronte all’atteggiamento di chi ha già trasformato un J’accuse in sentenza, così come di chi, forcaiolo poche settimane fa, oggi si è trasformato nel più garantista dei garantisti, auspica una rapida conclusione delle indagini e conferma la propria fiducia nella magistratura.

Occorre quanto prima ridare credibilità a un istituto già colpito da una serie di scandali che, in un non lontano passato, hanno lasciato disorientata sia l’opinione pubblica che il mondo economico e quello della politica.

Anche oggi ci troviamo di fronte a vicende poco chiare e a un modus operandi dei vertici di BancaStato su cui gradiremmo avere, al più presto, qualche delucidazione in più di quelle fornite nel corso della conferenza stampa che ha avuto luogo poco fa. In questo senso, appellandoci alla massima trasparenza, ci sarebbe di grande utilità una maggior chiarezza da parte del Consiglio di amministrazione di BancaStato e del suo presidente, Fulvio Pelli.

UDC Ticino