da LiberaTV di Marco Bazzi e dalla Regione

Caratti ripercorre poi la storia politica della ministra delle finanze, ricordando in particolare lo scontro con Marina Masoni, che l’ha vista uscire vincente, facendola diventare “l’uomo forte del Plr”. 

“Come già scritto sabato ora per il PLR – conclude Caratti – , orfano di una onesta, tenace e (troppo) modesta signora ministra, la strada del raddoppio è più che mai in salita e le sirene del populismo ancor più allettanti. Speriamo di sbagliarci”.

Quello che scrive il direttore del giornale del Partito delle Tasse non sta né in Cielo né in terra.

— La “madre di tutti i recuperi” era improbabile con l’uscente Sadis
— Rimane improbabile senza

Ma la variante due (la reale) presenta un vantaggio evidente: lascia le mani libere alla Presidenza per tentare… la quadratura del cerchio. Meglio: per tentare qualcosa di nuovo, dopo che i sette anni radicali si chiudono in un plateale disastro.

Io per la politica sono notoriamente negato. Ma non andava oltre le umane facoltà prevedere – nel giorno stesso del trionfo di una donna sull’altra – gli enormi futuri guai. Ricordo che quella sera, mentre si celebrava il baccanale di Faido, lo percepii chiarissimamente. Quel “trionfo” avrebbe spalancato le paratìe al dilagare della Lega.

— Nell’aprile 2011 andò persa la maggioranza relativa in Consiglio di Stato.
— Nell’ottobre dello stesso anno andò perso un seggio al Nazionale.
— Infine, nell’aprile 2013, andò persa, dopo una battaglia drammatica, la maggioranza relativa nel Municipio della Città regina, e con essa il sindacato.

La “vittoria” (Pirro non era che un dilettante) di Laura e dei suoi 6000 fans socialisti ha messo il partito in una posizione incredibilmente cattiva. Sudore, lacrime e sangue, e probabilmente non basterà. Tuttavia… mancano 11 mesi all’evento, 330 lunghissimi giorni. Qualcosa può sempre succedere!