Secondo il New York Times, la multa che le autorità fiscali americane potrebbero infliggere al gruppo bancario francese BNP Paribas raggiungerebbe 5 miliardi di dollari.

Dopo l’ammissione di colpa del Credit Suisse e la conseguente multa di 2.51 miliardi di dollari per aiuto all’evasione fiscale, tocca ora al gruppo bancario francese BNP Paribas affrontare le autorità fiscali americane.
Queste intendono punire molto severamente delle operazioni in dollari eseguite dalla banca fra il 2002 e il 2009 in paesi sottoposti alle sanzioni economiche degli Stati Uniti, come l’Iran, Cuba, la Birmania, la Libia e il Sudan.

Secondo il quotidiano New York Times, che cita fonti ben informate, BNP Paribas sarebbe la prossima banca sulla lista a dichiararsi colpevole nelle prossime settimane e l’ammontare della multa raggiungerebbe i 5 miliardi di dollari.
Altri giornali parlano di una multa di 3.5 miliardi.

Durante l’annuale assemblea del 14 maggio, il direttore generale del gruppo Jean-Laurent Bonnafé, si è detto fiducioso nella capacità della banca di gestire la difficile situazione.

“Se la multa finale raggiungerà 5 miliardi di dollari, la cosa resterà gestibile – commenta un analista economico.
BNP Paribas ha generato circa 6 miliardi di beneficio netto all’anno nel corso degli ultimi tre anni. Il pagamento della cospicua sanzione non metterà in pericolo la banca ma rimetterà in causa il livello dei dividendi promessi agli azionisti e degraderà leggermente il tasso di solvibilità dell’istituto.