Il gruppo bancario francese BNP Paribas attaccato dagli Stati Uniti e esortato a pagare più di 10 miliardi di dollari per chiudere l’inchiesta sui sospetti di infrazione delle sanzioni economiche americane contro Cuba, Iran, Libia e Sudan fra il 2000 e il 2010.

Il tutto appare come un vero e proprio attacco condotto dagli Stati Uniti contro le banche europee. Secondo il parere di diversi analisti, BNP Paribas potrebbe essere la prima banca di una lunga lista di istituti di credito europei suscettibili di essere pesantemente penalizzati dalla giustizia americana.

Secondo il Wall Street Journal, l’importo chiesto a BNP costituisce una delle maggiori multe mai inflitte a una banca. Di che giustificare il proseguimento delle discussioni ancora per diverse settimane, stando al giornale. Il quale aggiunge che fonti vicine al caso riferiscono che la banca francese starebbe cercando di far scendere l’importo a 8 miliardi di dollari.

Se BNP Paribas ha inserito nei suoi conti 1,1 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2013 per anticipare le conseguenze finanziarie di questo litigio, in aprile ha ammesso che la multa che le sarà inflitta potrebbe essere molto più alta. A titolo di confronto va detto che il beneficio netto conseguito da BNP Paribas nel primo trimestre è di 1,7 miliardi di euro.

Inoltre, secondo il Wall Street Journal, BNP Paribas starebbe cercando di evitare una sospensione temporanea dell’autorizzazione di trasferire fondi a destinazione o in provenienza dagli Stati Uniti. Nel caso contrario le conseguenze sarebbero pesanti : infatti BNP Paribas sta cercando di sviluppare negli Stati Uniti le sue attività di banca d’investimento e di finanziamento.

Il caso BNP Paribas appare nel momento in cui il colosso bancario elvetico Credit Suisse ha accettato di pagare alle autorità americane una multa di 2.5 miliardi di dollari per complicità in evasione fiscale.

Una situazione che preoccupa il presidente della Banque de France, Christian Noyer, il quale ha chiesto alle banche europee di restare vigili. In parallelo ha precisato che per quanto concerne BNP Paribas la Banque de France ha verificato che tutte le transazioni erano conformi alle regole e alle leggi europee e francesi e anche a quelle delle Nazioni Unite.

Diversi banchieri sostengono che se ulteriori sanzioni miliardarie venissero applicate dagli Stati Uniti ad altre banche europee, il loro capitale si ridurrebbe, compromettendo l’offerta del credito in Europa. Le banche americane ne trarrebbero profitto, proponendo i loro servizi di fronte a concorrenti indeboliti.

(Fonte : Le Blog Finance.com)