20 anni fa, il finanziere americano di origini ungheresi George Soros realizzava il suo più celebre investimento speculando sulla lira sterlina e guadagnando un miliardo di dollari. Da allora è diventato celebre per le sue previsioni sui crash bancari e in alcuni casi provocando volontariamente dei crolli della Borsa per il suo proprio beneficio.

Un mese fa Soros era apparso sulle prime pagine dei giornali specializzati perchè aveva scommesso un miliardo di dollari in Borsa contro l’indice S&P 500. Questo era stato interpretato come un segno che vi sarebbero stati problemi per l’economia americana.

Settimana scorsa, gli investitori hanno notato che Soros ha venduto le sue parti in tre colossi bancari americani, Bank of America, JP Morgan e Citigroup.
Il Wall Street Journal ha scritto che “nel primo trimestre George Soros si è sbarazzato delle sue partecipazioni nelle banche per puntare sulla tecnologia e le miniere d’oro, stando a quanto rapportato da un membro della Commissione dei titoli e degli scambi. Soros ha venduto le sue parti in Citigroup (NYSE : C), JP Morgan (NYSE : JPM) e Bank of America (NYSE : BAC).”

Nel febbraio 2009 Soros aveva dichiarato che il sistema della finanza mondiale si era effettivamente disintegrato e che non vi era alcuna prospettiva di risoluzione della crisi a breve termine : “Abbiamo assistito al crollo del sistema finanziario. E’ stato messo in cure intense e lì si trova ancora. Non vi è alcun segno che mostra che siamo vicini a una svolta positiva.”

(Fonte : fawkes-news.blogspot.fr)