(fdm) Volentieri pubblico questo articolo del presidente PS, assolutamente tipico della mentalità socialista. Non che Ghisletta non abbia anche qualche ragione: praticamente chiunque, in ogni circostanza, ha qualche ragione. Persino Ulbricht nella Germania Orientale aveva qualche ragione. Ma Ghisletta, da perfetto socialista, è costituzionalmente incapace di riflettere sulla spesa: tutto è gratuito nello stato assistenziale. Egli non sa (perché nessuno gliel’ha mai spiegato) che di gratuito al mondo non c’è niente. Quando io mi godo un aperitivo “gratuito” (un calice di prosecco e due rachitiche pizzette) – cercando affannosamente di carpire ai menatorrone circostanti un brandello di gossip politico – … ebbene… NON è gratuito.

La colpa (ai miei occhi) più grave dei socialisti è quel loro sogno (perverso) di voler trasformare il maggior numero possibile di cittadini (parola nobile) in dipendenti assistiti. Difficile da realizzare? Non troppo. I “candidati” non oppongono, in genere, una resistenza accanita!


La Commissione della gestione di Lugano nel suo rapporto sul preventivo 2014 segnala a pag. 12 che l’indebitamento finanziario di Lugano è cresciuto dai 672 milioni di franchi del consuntivo 2011 (comuni aggregati nel 2013 non calcolati) ai 961 milioni secondo il preconsuntivo 2013. I grandi capi politici della Lega dei ticinesi, imitati dal Partito liberale radicale, nelle elezioni comunali dell’aprile 2013 dicevano che Lugano era forte, si vantavano di essere superiori alla Fallitalia e guardavano dall’alto al basso il resto del Cantone, schernendo gli avversari politici.

E intanto che Bignasca-Borradori (Lega) e Giudici (PLR) si contendevano con foga il primato dei consensi nelle elezioni della Città, i rubinetti delle casse cittadine continuavano a spendere e spandere. Liberali e Lega mantenevano troppo basso il moltiplicatore d’imposta anche nel 2013 (70%) e aprivano sempre più la voragine dell’indebitamento finanziario. Ma le cose non migliorano nel 2014: il debito finanziario della Città secondo le previsioni finanziarie 2014, malgrado un moltiplicatore all’80%, peggiorerà di quasi altri 100 milioni per arrivare a un 1 miliardo e 55 milioni di franchi. Fortuna vuole che il costo medio di questo debito finanziario è per ora solo del 2%, perché Lugano è in Svizzera e non in Italia. Quali sono le cause di questo colpevole marasma finanziario? Evidentemente in primis l’annosa politica finanziaria alla Bignasca-Giudici-Quadri del mantenere le imposte comunali ad un livello insufficiente per coprire le spese e gli investimenti.

Purtroppo come in ogni storia di megalomania e cattiva amministrazione finanziaria, inizia ora la politica dei tagli dolorosi, in particolare per i portafogli delle famiglie più deboli! Li troviamo nel rapporto della Commissione della gestione (pag. 22-23): cancellazione dei corsi del doposcuola opzionale; cancellazione dei corsi di nuoto (di sabato e in estate) e di pattinaggio; diminuzione delle colonie estive e invernali; partecipazione ai costi del servizio dentario scolastico; aumento delle tariffe per le settimane verdi, per la settimana polisportiva, per i corsi invernali ed estivi; adeguamento delle tariffe mense e scuola dell’infanzia a orario prolungato (grazie all’impegno dei socialisti la Commissione della gestione sventa per fortuna la stangata dell’aumento da 3 a 8 fr al giorno per i redditi bassi); probabili maggiori costi anche per gli allievi delle scuole medie cittadine (il contributo cittadino viene ridotto del 25%).

Questi maggiori costi peseranno sulle famiglie che hanno a carico ragazzi nella scuola dell’obbligo. È grave, se si pensa che i salari stagnano, i premi casse malati aumentano e gli affitti esplodono. Altro che politica di sostegno alle famiglie!

Raoul Ghisletta, presidente PS Lugano