Il potente dirigente sciita iracheno Moqtada Al Sadr ha promesso di far “tremare la terra sotto i piedi” degli insorti sunniti.

al sadrI djihadisti dello Stato islamico in Irak e nel Levante, che da due settimane conducono una sanguinosa offensiva nel paese puntando alla conquista della capitale Baghdad, hanno aperto una via verso la Siria a ovest, con il controllo del posto di frontiera di Boukamal, mentre già controllano quello di Al Qaïm, a favore di un’intesa con Al Qaeda.

I djihadisti avanzano verso il loro obiettivo di creare uno Stato islamico fra la Siria e l’Irak, paese che ormai si trova al bordo dell’implosione.

“Faremo tremare la terra sotto i piedi dell’ignoranza e dell’estremismo – ha promesso il leader sciita Moqtada Al Sadr alludendo alla vasta offensiva degli insorti sunniti che ha permesso loro di impadronirsi di vaste parti del territorio nel nord e nell’ovest dell’Irak.

Al Sadr si è detto contrario all’invio di 300 consiglieri militari in Irak, dei quali 40 sono già sul posto, provenienti dagli Stati Uniti.
L’Iran, alleato del governo di Baghdad, ha dispiegato droni di sorveglianza in Irak, dove ha anche mandato materiale militare.

L’Esercito del Mahdi diretto da Moqtada Al Sadr, che ha combattuto le forze americane negli anni del loro intervento in Irak, sino ad ora è rimasto inattivo, anche se i guerriglieri di Al Sadr hanno promesso di combattere contro gli insorti.