L’economia degli Stati Uniti si è contratta più del previsto nel primo trimestre, registrando il declino più marcato degli ultimi 5 anni.
Dopo un aumento del 2,6% nell’ultimo trimestre 2013, fra gennaio e marzo il Pil statunitense è sceso del 2,9% su ritmo annuale. Gli analisti avevano previsto un calo massimo del 1,8%.
La Federal Reserve ha annunciato di non temere un ritorno del paese in recessione e anzi, per il 2. trimestre dell’anno ritiene probabile una netta ripresa delle attività, dopo un inverno particolarmente rigoroso che ha bloccato diversi settori dell’economia.
Il Ministero americano del Commercio ha dichiarato che “la contrazione del primo trimestre riflette i contributi negativi degli stock, delle esportazioni, dell’investimento residenziale e non residenziale e delle spese dei governi degli Stati.”
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